Paola, cronaca di un disastro mancato

PAOLA – “Martedi 8 luglio, ore 4 e 11. Rientro ora a casa dopo aver lavorato due ore per spegnere un incendio che ha colpito il nostro club sul lungomare di Paola per fortuna senza ingenti danni”.


Piero Greco, il presidente dell’As Gruppo subacqueo di Paola, inizia così il racconto dell’incendio che poco prima dell’alba di oggi ha interessato la zona del Club nautico di Paola, vittima nelle settimane scorse di un’altro rogo, di natura dolosa (ne abbiamo parlato qui).

“Alle due circa – prosegue – vengo svegliato telefonicamente da amici. Mi allertano poiché la scarpata della ferrovia attigua alla nostra struttura ha preso fuoco e inizia ad aggredire il club. Arrivo dopo qualche minuto e le fiamme hanno già raggiunto la struttura dal lato est e la parte che ospita i compressori e le attrezzature inizia ad essere colpita dalle fiamme”.

In questo punto del racconto emerge un particolare scoraggiante: mancano i soccorsi.

“I vigili del fuoco di Paola – scrive ancora Greco – purtroppo sono tutti impegnati in altri soccorsi e solo da Cosenza potrebbero partire ma sarebbe troppo tardi ormai per salvare il club dalle fiamme”.

E allora, il sub paolano decide di intervenire in prima persona.

“Salto dentro – racconta – con la paura di fare la cosa sbagliata per la mia incolumità e, attaccato il tubo dell’acqua, salgo sul tetto della zona compressori e inizio a cercare di spegnere il focolaio che sta aggredendo questa parte della struttura, fortunatamente da pochissimo. Nel frattempo Giovanni Carnevale e Renato con alcune pale mi aiutano e si ferma una pattuglia dei carabinieri che non perde tempo e, come se fossero vigili del fuoco, si impegnano fattivamente nella scarpata affinché l’incendio non divampi da altri focolai, e sono tanti, verso il club”.

L’impegno è dunque dei volontari. Eppure dà i suoi frutti.

“Dopo circa un’ora e mezza di lavoro – prosegue nel racconto Greco – leggermente intossicati dai fumi riusciamo a spegnere tutti i focolai. Fatte le dovute dichiarazioni ai carabinieri e ringraziato tutti rientro a casa. Purtroppo l’unico sito in tutta la scarpata paolana che ha preso fuoco è stato proprio quello dietro la nostra sede. Un amico che sta rientrando a casa mi dice: Piero io me ne vado a Roma, ne ho l’opportunità, non voglio far crescere i miei figli qui. Lo capisco, ma in cuor mio spero non lo faccia”.

Un amara riflessione, cui segue una considerazione dello stesso tono.

“Nutrendo la speranza che non sia un atto doloso – auspica il sub di Paola – quella poca che mi sforzo che rimanga, e ripercorrendo col pensiero la tragedia che hanno subito da poco gli amici del Club nautico cerco, se ci riuscirò, di riposare un po’”.

 

 

 

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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