Bcc di Verbicaro, Federcasse bloccò la “mossa pro Zito”

VERBICARO – La parte del Cda della Bcc Alto Tirreno della Calabria avversa ad Arturo Riccetti fece un tentativo per “restaurare” Giuseppe Zito, il presidente uscente, alla guida dell’istituto di credito con sede a Verbicaro. Ma l’intervento di Federcasse bloccò tutto.


Sono elementi che emergono dall’ennesima denuncia pubblica di Arturo Riccetti, l’assessore alla Provincia di Cosenza che lo scorso 4 maggio ha trionfato nelle elezioni per il rinnovo degli organi sociali proprio contro Zito, ma dichiarato decaduto dal Cda.

Una storia difficile da raccontare e far comprendere, con la Bcc chiusa a riccio su se stessa, con la banca che sarebbe pronta a provvedimenti contro la stampa locale che in questi mesi segue quanto avviene nella banca di riferimento del territorio, con oltre mille soci altotirrenici, e con l’unica fonte costituita nella difesa di Riccetti guidata dall’avvocato del foro di Paola, Ugo Vetere.

Proviamo a mettere un po’ d’ordine.

La nuova denuncia all’autorità giudiziaria e a quella di controllo bancario muove le mosse da un documento in particolare: il verbale del Cda del 9 giugno. Un settimana esatta dopo che il 2 giugno si era consumato il cosiddetto “Cda dei veleni”. (ne abbiamo parlato qui)

Alla seduta del 9 giugno, non c’è Riccetti. Non viene neanche nominato dal documento e il perché si comprenderà qualche riga dopo. Non ci sono i consiglieri Giuseppe Silvestri (giustificato), e Battista Pignataro (ingiustificato), ovvero l’altro oppositore al fianco di Riccetti contro il resto degli organi sociali che viene descritto come “fedele a Zito”. Non c’è, per il Collegio sindacale, l’organo di controllo interno della Bcc, il sindaco Giovanni Pagano (giustificato).

Alla seduta del 9 giugno, insomma, ci sono i consiglieri Francesco Silvestri, Mario Saporiti, Giuseppe Russo e Carmine Cirimele con i sindaci controllori Marino Vittorio Germano e Nicolina Germano. C’è infine, il direttore Leonardo De Bonis.

Alla seduta del 9 giugno ci sono due argomenti all’ordine del giorno: comunicazione del consigliere Francesco Silvestri e nomina del vicepresidente. Due temi legati a doppio filo con quanto è avvenuto nella seduta precedente.

Punto 1. Silvestri parla (e De Bonis verbalizza), a proposito della “Revoca della precedente delibera di attribuzione della carica di presidente del Cda”. È qui che si parla di “decadenza per ineleggibilità” di Riccetti e che viene fuori un colpo di scena: la fronda, in quello che Riccetti e il suo legale hanno sempre definito “fantomatico verbale del 2 giugno” ha destituito Riccetti e nominato presidente Zito, lo sconfitto alle elezioni. (ne abbiamo parlato qui)

Ma la cosa non va bene secondo Federcasse, ovvero l´associazione nazionale delle banche di Credito cooperativo e Casse rurali che, tra le altre funzioni, offre consulenza legale.

“Al riguardo – è verbalizzato il 9 giugno – l’ufficio legale di Federcasse, da un’attenta lettura dello statuto sociale” ritiene che “non è possibile individuare nessuna norma statuaria secondo la quale, in caso di rilevata ineleggibilità in capo ad uno degli eletti, a subentrare allo stesso debba essere colui il quale gli è succeduto nel risultato assembleare”.

Tradotto: Arturo Riccetti, ineleggibile, non può essere sostituito con lo sconfitto Giuseppe Zito.

E “pertanto” il 9 giugno il Cda delibera di “revocare la precedente delibera del giugno 2014 nel punto in cui si attribuiva la carica di presidente al signor Giuseppe Zito”.

Punto 2. La guida della Bcc, in attesa di sbrogliare la matassa, è dunque da affidare a un vicepresidente che, sempre nella seduta del 9 giugno, viene individuato nella persona del consigliere Francesco Silvestri, il più votato lo scorso 4 maggio.

A conferma di questa ricostruzione, una visura della camera di commercio di Cosenza dell’11luglio 2014, riporta proprio Silvestri come “Rappresentante dell’impresa”.

Da qui, dunque, l’ennesima richiesta di Riccetti alla magistratura e alla Bcc stessa di entrare in possesso di tutte le le delibere dei Cda che si sono tenuti dal 2 giugno ad oggi.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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