Bcc di Verbicaro, Riccetti vuole le “carte”

VERBICARO – Arturo Riccetti vuole le carte che documentano la sua esclusione dalle elezioni della Bcc Alto Tirreno della Calabria per impugnarle davanti a un giudice.


A una settimana circa dal voto del 9 novembre che ha sancito l’elezione di Francesco Silvestri come presidente del Cda della banca, torna alla carica il socio che aveva vinto le elezioni di maggio scorso salvo poi essere dichiarato decaduto per mancanza di requisiti.

La controversia è ben nota. Alla nuova tornata elettorale, come del resto in quelle di 6 mesi prima, il Cda della Bcc di Verbicaro ha ritenuto Riccetti incandidabile.

Le motivazioni non sono ancora state notificate al diretto interessato, ma potrebbero essere rimaste le stesse. Per le elezioni di maggio l’incandidabilità al ruolo di presidente del Cda era determinata da due fattori. Riccetti, infatti, era assessore della Provincia di Cosenza. Una carica pubblica che, secondo lo statuto della banca, preclude la candidatura. Inoltre, come è emerso in seguito, per essere eletto alla guida del Consiglio è necessario aver svolto in passato almeno un mandato (requisito dell’esperienza). Un requisito, questo, di cui ancora oggi Riccetti non è in possesso.

Si tratta inoltre dello stesso motivo per il quale sarebbe stato escluso anche un quarto candidato, il socio Giuseppe Antonio Torrano. Il condizionale è d’obbligo dal momento che la Bcc non ha ancora reso note le motivazioni. Torrano, in particolare, in passato ha svolto la carica di consigliere, ma non per un mandato intero, essendo subentrato nel Cda in sostituzione di un altro componente.

Tornando a Riccetti, quale che sia la motivazione della sua esclusione, la linea difensiva dell’avvocato Ugo Vetere è ferrea: “Entro il 18 novembre consegnino il verbale del 6 giugno che ha determinato l’esclusione dalla competizione dell’8 e 9 novembre 2014 avendo interesse ad impugnare il provvedimento sopra citato davanti all’autorità giudiziaria competente e a produrne copia alla Procura della Repubblica di Paola e al Gip del medesimo foro ove risulta essere pendente a carico di alcuni degli amministratori e dipendenti dell’istituto di credito un procedimento penale che tra l’altro li vede indagati per il reato di falsità in scrittura privata”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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