La figura del segretario del Partito comunista italiano non è messa in discussione da nessuno dei due gruppi. Al centro della polemica, infatti, la minoranza di Svolta positiva ha posto le modalità con cui Continuità nel cambiamento ha effettuato l’intitolazione.
Un caso posto ad esempio, insomma, per sottolineare la presunta condotta del sindaco Ugo Vetere nella generalità dell’attività amministrativa. Secondo il gruppo capeggiato dal consigliere Andrea Napolitano, l’attuale primo cittadino sarebbe “un uomo solo al comando”, accentratore di poteri e poco attento all’interesse collettivo.
Accuse rispedite al mittente dal gruppo di maggioranza attraverso una nota recante una firma dai toni ironici. In calce al foglio stampato su carta intestata comunale, infatti, si legge “il gruppo consiliare Continuità nel cambiamento e gli assessori dell’uomo solo al comando”.
Questo, in sintesi, il contenuto: il governo cittadino non ha alcun vincolo nel decidere in materia di toponomastica e ha agito in autonomia anche nell’intitolare al patrono della frazione Marcellina, il Sacro Cuore di Gesù, la piazza antistante l’omonima chiesa. Ma, soprattutto, la maggioranza ha difeso il proprio operato ricordando le opere pubbliche avviate dall’inizio del mandato e l’istituzione del banco alimentare per i bisognosi cui, in città, si rivolgono circa 600 persone.
“Nessun uomo solo al comando” risponde Vetere, ma una squadra compatta che grazie alle nomine di assessori esterni al consiglio ha esteso il più possibile la partecipazione alla vita amministrativa.
In analoga nota giungono ulteriori repliche del gruppo di Napolitano secondo cui l’uso della carta intestata comunale è stato inopportuno, così come la firma viene interpretata come una conferma.
“Gli assessori – replica Svolta positiva – riconoscono la figura dell’uomo solo al comando che, infatti, ha in mano le loro deleghe assessorili dopo le dimissioni rassegnate da consiglieri. Vetere ha praticamente sottolineato l’inutilità delle conferenze dei capigruppo o altri strumenti di indirizzo amministrativo e ha ricordato che il 10 percento della popolazione di Santa Maria del Cedro è in difficoltà economiche. Farebbe dunque bene – aggiunge l’opposizione – a impegnarsi per lo sviluppo e il sostegno reale dell’economia locale”.
Infine un botta e risposta anche sui recenti cambiamenti tra i banchi del Consiglio comunale.
Per la maggioranza l’ingresso in assise di Giorgio Vernì al posto di Luca Casabella, connotata da rinunce di altri non eletti, è da interpretarsi nell’interesse personale del singolo.
“I nostri consiglieri dimissionari – risponde Svolta positiva – non hanno ricevuto alcun vantaggio o beneficio, mentre quelli di maggioranza sono diventati assessori comunali. Ma non avendo più posto in consiglio – conclude Napolitano – un eventuale loro sgarro sarà punito con la defenestrazione da parte di chi ne detiene le deleghe: l’uomo solo al comando”.
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