Scalea, autobus immigrati in panne: 280 bloccati

SCALEA – 280 migranti, fermi in pullman per otto lunghe ore.


È successo a Scalea, dove durante la scorsa notte 5 autobus hanno fatto sosta per un guasto a uno dei mezzi, nel piazzale della chiesa San Giuseppe Lavoratore.

280 persone, moltissime donne e 20 bambini, provenienti da Trapani e diretti al centro d’accoglienza di Bresso in Lombardia. Per la maggior parte di loro il viaggio della speranza comincia in Eritrea, nel Nord Africa. Da lì sono partiti per la Libia, da dove si sono poi imbarcati per raggiungere le coste della Sicilia.

Sabato scorso, insieme ad altre 268 persone, sono sbarcati al molo Isolella del porto di Trapani, dove hanno ricevuto i primi soccorsi. Tra i nuovi arrivati, di nazionalità somala, nigeriana, egiziana e turca – secondo i dati riportati dalle agenzie di stampa – 119 sono donne, 12 delle quali incinte, e 114 minori.
Dopo essere stati identificati, per una parte di loro il viaggio prosegue in autobus per il trasferimento in Piemonte e Lombardia.
A Scalea sono arrivati intorno alle 2 di notte e sono ripartiti solo alle 10 di questa mattina. Immediatamente allertati i carabinieri della locale compagnia, non s’è potuto far altro che sorvegliarli fino all’arrivo di un altro autobus.
Solo all’alba sono arrivati i primi soccorsi, poiché – come ha raccontato don Cono, parroco di San Giuseppe Lavoratore – nessuno nella notte ha fatto sapere della loro presenza a pochi metri dalla chiesa.

“All’alba ho sentito voci provenire dal piazzale della chiesa – ha detto don Cono – così mi solo alzato per vedere cosa stava succedendo fuori. Ho visto tanta gente e cinque pullman fermi, con i carabinieri che stavano lì a sorvegliare. Sono sceso subito per capire chi erano tutte quelle persone. Dopo essere stato informato ho chiesto aiuto ai miei parrocchiani ed è scattata una vera e propria gara di solidarietà. Insieme alla Caritas e ai ragazzi del gruppo Scout abbiamo provveduto a dargli acqua, latte e biscotti. Ho messo a disposizione i saloni della parrocchia per dargli la possibilità di usufruire dei servizi igienici. Non abbiamo potuto fare di più – ha aggiunto don Cono – , in pochissimo tempo abbiamo cercato di far fronte a questa emergenza fino all’arrivo di un altro autobus”.

“Siamo stanchi”. Giusto due parole in inglese prima di salutarci attraverso il finestrino e riprendere il viaggio.

Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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