CETRARO – È un bel mistero. Angelo Riccio, sembra aver fatto perdere ogni sua traccia. Ma perché scappa? E da cosa?
Tante le domande che si pongono gli inquirenti che stanno cercando di chiudere il cerchio su questa vicenda anomala. Da mercoledì sera non si avevano sue notizie. Poi ieri una piccola svolta. Sarebbe vivo.
Il pregiudicato cetrarese, 50 anni, ha chiamato la figlia forse per rassicurarla che stava bene. La ragazza è stata quindi convocata in caserma dai carabinieri per colloquiare e riferire i motivi di cui la stessa fosse a conoscenza su questo, si presume, spontaneo allontanamento.
Riccio ha vecchi guai con la giustizia, ancora non del tutti scontati che gli sono costati la misura della sorveglianza speciale. Misura che prevede delle prescrizioni relative (anche) agli orari, ai luoghi ed alle frequentazioni che il sorvegliato deve rispettare. Al sorvegliato è consegnato un “libretto” nel quale sono annotate tutte le prescrizioni che il soggetto deve sempre esibire a richiesta dell’Autorità di pubblica sicurezza e sul quale saranno annotati i relativi controlli.
Colui che contravviene le prescrizioni e gli obblighi della sorveglianza speciale commette un reato contravvenzionale punito con l’arresto da tre mesi ad un anno.
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