Fuscaldo, Ramundo è un sindaco

FUSCALDO – Amministrare in Calabria è un compito poco facile. Bisogna fare i conti non soltanto con le cronicità rappresentate da un territorio dissestato ed emarginato ma anche con l’atavico problema legato alle risorse, sempre esigue, alla disoccupazione in rialzo, e a quelle che sono le deviate emarginazioni sociali. Qua c’è la ndrangheta. O in alternativa la microcriminalità che agisce anche senza alcuna logica.


Gianfranco Ramundo è un sindaco. Uno dei tanti primi cittadini della Calabria che si trova a fare i conti con questi problemi. Il mondo politico calabrese si è stretto in queste ore attorno al consigliere provinciale. E lo ha fatto con una litania che ha un solito copione, ma che risulta alquanto sorda e poco efficace. Ramundo è stato colpito per la seconda volta. Messaggi velati gli erano giunti nei mesi passati sotto le spoglie di lettere anonime.

Le indagini sono difficoltose perché l’omertà non aiuta. La collaborazione è poca, come del resto ha ripetuto più volte chi questo territorio, come il procuratore capo Bruno Giordano, lo conosce bene. E quando non si hanno elementi utili è difficile procedere. Chi si è recato in montagna sapeva bene che tutt’attorno non avrebbe trovato nessuno. Un compito facile. Hanno accesso tutto e sono fuggiti. Hanno lasciato le ceneri.

Il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, esprime la propria solidarietà al sindaco di Fuscaldo. «Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio indirizzato ad un amministratore che cerca quotidianamente di rispondere alle istanze della propria comunità, nonostante le tante difficoltà, economiche e sociali. Siamo vicini a Ramundo che, purtroppo, allunga l’elenco degli amministratori perbene e attivi presi di mira dall’arroganza criminale».

Attestati di solidarietà sono giunti inoltre a Ramundo dai primi cittadini di Paola, Acquappesa, Cetraro e Guardia Piemontese, dal presidente della regione, dal senatore Stefania Covello, dai consiglieri regionali Orlandino Greco e Giuseppe Aieta. Il coordinatore locale di Fi, Settimio Trotta rileva: «siamo vicini a Ramundo. A prescindere del colore politico di appartenenza siamo disponibili a qualsiasi tipo di iniziativa che il sindaco vorrà intraprendere per cercare di contrastare l’attività criminale in aumento».

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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