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Serra d’Aiello, fornitura calcestruzzo: assolto il sindaco

SERRA D’AIELLO – Assolto il sindaco del Comune di Serra D’Aiello Giovanna Caruso, indagata per concussione su una vicenda relative alle forniture di materiale da costruzione.


Assieme al primo cittadino il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, ha assolto altresì Debora Gallina e Francesco Coccimiglio perché il fatto non sussiste. Il PM aveva chiesto per tutti 4 anni di carcere.

Dietro richiesta degli avvocati, sentito il pubblico ministero, si è proceduti con rito abbreviato. I tre imputati, l’imprenditore Francesco Coccimiglio, il sindaco Giovanna Caruso e l’architetto Debora Gallina, erano difesi rispettivamente dagli avvocati Nicola Carratelli, Gregorio Barba e Giuseppe Bruno.

Dopo una circostanziata discussione dei legali che in particolare si è incentrata su questioni relative alla rinuncia della ditta vincitrice della gara, il Gip si è ritirato due ore per la camera di consiglio al termine della quale oltre all’assoluzione ha disposto: “La trasmissione degli atti al PM in sede per le sue determinazioni anche in riferimento alla eventuale trasmissione presso il giudice ritenuto competente”. Tra 60 giorni le motivazioni.

I tre secondo le accuse della Procura della Repubblica di Paola “abusando delle loro qualità e dei loro poteri costringevano Francesco Morrone ad interrompere gli accordi commerciali presi con la ditta Mazzei Salvatore per la fornitura e di avvalersi invece della ditta Coccimiglio Srl (il cui amministratore è cognato del sindaco) per la fornitura degli stessi”.

In particolare la ditta di Morrone risultava vincitrice di una gara di appalto per la riqualificazione del mattatoio comunale per la somma di 228mila euro. Già nella fase di assegnazione lavori per l’accusa “il sindaco indicava a Morrone di avvalersi di Coccimiglio per inerti e calcestruzzo”. Quindi lo stesso sarebbe stato avvertito in due circostanze “che se non avesse favorito la suddetta ditta vi sarebbero stati problemi”. E quindi “si costringeva a revocare l’incarico dato alla ditta”.

Si prefigurava altresì un danno anche per il comune. Il Gip sentiti gli avvocati non l’ha pensata allo stesso modo.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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