Stazione Fs di Paola, spoliazione in vista

Il piano trasporti su rotaia della Regione Calabria promuove Paola ma i tentativi di depotenziamento non sono finiti. Il nuovo orario celerebbe una spoliazione.

PAOLA – Il piano della Regione Calabria dei trasporti promuove Paola. Ma il documento, seppur importante, passa in secondo piano perché pare sia in atto un processo di spoliazione.

Non è solo l’officina, che rischia di chiudere, a preoccupare. Anche il nuovo orario che presto entrerà in vigore potrebbe prevedere tagli alla Paola – Cosenza – Sibari per potenziare la tratta ionica-reggina. Nella bozza in circolazione c’è la soppressione del treno delle 7 da Paola per Cosenza e questo potrebbe rappresentare una vera e propria iattura per i pendolari.

Due pesi e due misure verrebbe da dire. Il piano però è chiaro. Dieci obiettivi ed azioni supportate da altrettante misure, hanno dato il senso del vero cambiamento. Vivo stupore ed interesse ha suscitato l’accenno fatto alla necessità che anche la Calabria identifichi, sulla direttrice scandinava TenT che percorre l’intera regione, un nodo strategico che non può non essere che la città di Paola.

“È quanto l’Unione sindacale di base – spiega il coordinatore regionale Luigi Puntoriero – già da diversi mesi propugnava. Un riconoscimento imprescindibile per un serio rilancio del trasporto regionale. Il vasto bacino di utenza, la confluenza di due direttici, il bacino turistico della Sila, l’aeroporto ad appena 25 minuti di percorrenza, ed un ricco entroterra di storia e bellezze naturali, offrono una opportunità che non conosce eguali”.

È per tale ragione che l’Usb respinge “ogni tentativo di dismissione dell’impianto di Paola, portato avanti dalla direzione regionale Calabria, la quale ostinatamente rifiuta di riconoscere alla regione un ruolo significativo nell’ambito del sistema di trasporto nazionale. L’unico interesse riconosciuto e preteso, sembrerebbe quello di fare cassa con i soldi dei contribuenti calabresi. Non è ammissibile che oltre a vedersi garantita una posizione di monopolio, Trenitalia si arroghi anche il diritto massacrare il territorio dal punto di vista occupazionale. Da oggi in poi, la Usb si opporrà con fermezza ad ogni provvedimento se prima Trenitalia non provvederà a varare e allinearsi a un serio piano industriale per la Calabria integrato con il piano dei trasporti regionale”.

La Usb non accetta il baratto che definisce “vergognoso” proposto dalla direzione regionale Calabria ovvero: “Chiudere l’impianto di Paola a fronte della fornitura di tre macchine Swing della polacca Pesa. A tal proposito sarebbe opportuno chiedere che fine abbiano fatto i 13 milioni di euro stanziati da Trenitalia Spa nel precedente contratto, a fronte di nuovi investimenti in materiale rotabile. Sono stati onorati e compensati o sono finiti nell’oblio? Fa piacere ritrovare tutte le sigle sindacali finalmente concordi contro la svendita al buio del trasporto in Calabria. Ci rallegriamo di ciò perché finalmente si è compreso che tutti insieme, e solamente noi, possiamo difendere il nostro territorio e garantire nuova occupazione. Allo stesso tempo, verrebbe da biasimare il comportamento dell’assessore alla mobilità della Regione Calabria che prima di barattare la dignità dei calabresi, avrebbe fatto meglio a convocare tutte le organizzazioni sindacali, come peraltro aveva promesso ma successivamente disatteso”.