Ginecologia, Ostetricia, Pediatria e Nido tornano all’ospedale San Francesco di Paola. Posti letto a quota 163. Solo 57 per il Iannelli di Cetratro.
PAOLA – I reparti di Ginecologia, Ostetricia, Pediatria e il nido torneranno all’ospedale civile San Francesco di Paola.
Sono queste le sostanziali novità del decreto 64 del commissario straordinario alla sanità della Regione Calabria, Massimo Scura. È il decreto che mette nero su bianco la riorganizzazione dello spoke Paola-Cetraro ed è firmato anche dal sub commissario Andrea Urbani.
Il documento spoglia Cetraro, dove rimarrà poco e niente, e riveste il San Francesco. Scura conferma quindi quelle che erano le sue idee a suo tempo illustrate in un tavolo tecnico presso il complesso monastico di Sant’Agostino dinanzi agli amministratori del Tirreno cosentino.
Paola, che rimane polo chirurgico, recupera le attività infantili trasferitesi al Iannelli anni fa proprio dal nosocomio cittadino. Questi i posti letto previsti nel dettaglio: Chirurgia 25, Ortopedia 18, Day surgery 8, Nido 4, Ostetricia 27, Pediatria 14, Cardiologia 10, Neurologia 11, Utic 6, Oncologia 10, Medicina 30. Anche Medicina quindi rimarrà nel centro tirrenico. In totale 163 posti letto.
E il Iannelli? Nonostante gli spazi presenti, è declassato. Perde i posti letto di medicina (e quindi il reparto, che dovrà trasferirsi a Paola insieme alla ginecologia e la pediatria) e mantiene pochissimi ricoveri: 10 di Chirurgia, appena 2 di Cardiologia mentre non è presente l’Utic, 9 Urologia, 10 day surgery, 4 day hospital, 8 psichiatria, 6 gastroenterologia, 2 lungodegenza e 6 terapia intensiva. In tutto appena 57 posti letto.
Molte di quelle che erano le attività su cui si fondava l’importanza nel nosocomio cetrarese sarebbero quindi tutte destinate a scomparire. Infine la medicina chirurgia urgenza e a accettazione è a Paola. A Cetraro rimane comunque il pronto soccorso.
L’integrazione del commissario Scura a quanto era a suo tempo stato disposto nella riorganizzazione delle reti assistenziali comporta un potenziamento delle attività chirurgiche su Paola. In effetti non aveva senso un polo chirurgico senza le attività di ginecologia-ostetricia e pediatria ubicate nel proprio nosocomio.
Non è un caso quindi che su precisa disposizione del direttore generale dell’Asp sono state avviate le relative progettazioni per la realizzazione di una nuova sala operatoria e il potenziamento del pronto soccorso di Paola.
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