Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, su operazione Frontiera: “Clan Muto ha controllato economia territorio fino ad oggi”.
COSENZA – “Nulla era cambiato dal 1992. La cosca Muto di Cetraro ha sempre mantenuto, negli anni, il controllo del pescato che i pescatori passavano ad Andrea Orsino, il genero del Re del pesce, Franco Muto. E ciò è stato possibile nonostante la sentenza che sottraeva l’azienda ai Muto, l’Eurofish”.
Lo ha detto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, nel corso della conferenza stampa sull’operazione Frontiera, ancora in corso presso la sede del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza. Presenti anche il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e i vertici della Direzione distrettuale antimafia.
“L’attività dei Muto ha dunque proseguito senza sosta e nonostante le indagini, i processi e gli arresti fino ad ora. Oggi – ha aggiunto Bombardieri – speriamo di avercela fatta. Di aver dato un taglio a questo mercato. Negli anni, al controllo del pesce, si è aggiunto quello di altri settori quali lavanderie industriali e il servizio di vigilanza privata per locali notturni. Un controllo capillare del territorio, della vita delle persone attraverso la gestione dell’economia locale”.
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