Più voci contro l’assenza di un treno da Cosenza a Paola in fascia serale. Dopo il regionale delle 20, l’alternativa è un odissea in salsa calabrese.
PAOLA – Partenza da Cosenza ore 21 e 59. Arrivo a Paola ore 0 e 40. Il tutto alla modica cifra di 12 euro.
È il viaggio “alternativo” a disposizione dei pendolari del Tirreno cosentino, impiegati nel capoluogo di provincia, che non riescono a prendere il treno delle 20 per il ritorno a casa.
Un regionale lascia la stazione di Cosenza intorno alle 21 e giunge a Sibari, dall’altra parte della provincia, a cinque minuti dalle 23. Qui, bisognerebbe attendere una mezz’ora abbondante per imbarcarsi su un autobus che alle 23 e 25 parte alla volta di Paola dove giunge, appunto, all’una meno venti della notte.
Insomma, al malcapitato cui dovesse capitare di perdere l’ultimo treno buono, come detto quello delle 20 circa, converrebbe di più pernottare in albergo a Cosenza piuttosto che sorbirsi questa odissea in salsa calabrese.
E dire che l’utenza – stando a quanto riferiscono molti viaggiatori – non mancherebbe per allestire una corsa ad un orario utile, intorno alle 21. Sono molti, ad esempio gli impiegati presso negozi del capoluogo di provincia il cui turno finisce proprio alle 20.
Ed è per questo motivo che da più parti, soprattutto in vista della predisposizione dell’orario invernale, viene chiesto che Trenitalia tenga conto di questa esigenza.
Della questione si è occupato il comitato Pendolari Alto Tirreno cosentino, operativo da qualche anno ed accreditato ufficialmente ai tavoli di concertazione tra il gestore delle ferrovie e la Regione Calabria. Qui fa sentire la sua voce anche se, spesso, non viene ascoltata.
Tuttavia, di recente, il gruppo ha scritto all’assessore regionale al ramo, Roberto Musmanno per lamentare sulla tratta Sapri – Paola – Cosenza ritardi e soppressioni di treni. In quest’ultimo caso si deve sperare nella sostituzione con vecchi pulmini da 25 posti per effettuare un viaggio su strada che dura il doppio del tempo.
“Oggi – fanno sapere dal comitato – i pendolari non sono tutelati, non vengono rimborsati, non dispongono di piattaforme per verificare la qualità del servizio del trasporto regionale, subiscono tagli annuali dei vettori e cadenzamenti orari in alcuni casi assurdi”.
L’assessore alle Infrastrutture ed ai trasporti della Regione Calabria pare abbia recepito questo genere di segnalazioni e avrebbe dimostrato la sua disponibilità a cercare soluzioni.
Negli ultimi giorni, intanto, il presidente della Provincia di Cosenza, Graziano Di Natale, ha chiesto a Musmanno un nuovo treno Cosenza – Paola nella fascia serale, tra le 20 e le 21.
“Avverto l’obbligo morale e politico – ha detto Di Natale – di farmi carico delle difficoltà incontrate da tanti cittadini del Tirreno che raggiungono quotidianamente Cosenza per motivi di lavoro, ma che alla fine della propria giornata non hanno la possibilità di raggiungere velocemente le proprie famiglie”.
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