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Paola, se Trenitalia avvelena l’aria

Nubi di fumo provenienti da un locomotore da tempo ammorbavano l’area intorno alla stazione. Trenitalia lo sposta vicino a un istituto per bambini. Insorge l’Usb.


PAOLA – Trenitalia e quei presunti veleni nell’area della stazione.

Dopo le segnalazioni delle organizzazioni sindacali adesso è arrivata l’Arpacal per i rilievi e quel locomotore incriminato è sparito per essere sostituito con uno meno fatiscente. Non è comunque detto però che il nuovo sia meno inquinante. Si apprende dai sindacati che il mezzo è stato sostituito e posto però in una zona che risulta a ridosso di in istituto che ospita decine di bambini.

L’unione sindacale di base (Usb) – settore privato di coordinamento ferrovie – interviene sul caso del locomotore della stazione di Paola che nel frattempo è stato spostato forse, appunto, come si fa presente in una nota, per sfuggire ai rilievi di quel laboratorio piazzato nei pressi dei binari.

“Dopo l’Asp – spiega il sindacato – anche l’agenzia regionale per l’ambiente è intervenuta sulla vicenda del locomotore che sosta nella ferrovia della città del Santo. Sebbene i tecnici dell’Arpacal siano intervenuti piazzando il proprio laboratorio mobile per una verifica tecnico-scientifica, del locomotore e dei suoi fumi nocivi si erano quasi perse le tracce. Per fortuna questi tecnici, grazie alla loro perseveranza, hanno potuto constatare che il locomotore esisteva, ma solo che impavidamente era stato collocato più lontano dalla visuale normale, vale a dire cento metri più lontano del fascio merci e dirimpetto all’istituto delle suore Stella del mare, che sorge quasi adiacente al rilevato ferroviario”.

Il suddetto istituto ospita bambini che dimorano e usufruiscono di un parco giochi posto sotto il rilevato ferroviario. “Non c’è che dire – tuona l’Usb –. Un applauso alla dirigenza di Trenitalia che nemmeno dei bambini ha avuto rispetto. Al sentore della visita dei tecnici Arpacal, i responsabili calabresi di Trenitalia hanno prima sostituito il locomotore con altro meno fatiscente e poi lo hanno spostato nascondendolo alla vista nel settimo binario tra altri treni, proprio vicinissimo all’istituto Stella del mare. In questi giorni comunque si starebbero facendo i primi prelievi per verificare la qualità ambientale anche se il locomotore rimane nascosto. Il nostro auspicio è che venga sistemato presto in un luogo attrezzato e non ricompaia in bella vista, quando i tecnici porteranno via il loro laboratorio. Ci auguriamo che il gioco del nascondino non continui. E inoltre che il locomotore continui a svolgere il suo compito ma con onore e soprattutto col dovere di non rilasciare nell’aria sostanze nocive all’essere umano in un ambiente che risulta già alquanto inquinato”.

La situazione era stata fatta presente dal coordinatore dell’unione sindacale di base, Luigi Puntoriero, al responsabile di Trenitalia, al dirigente di Rfi e per conoscenza al sindaco di Paola, Basilio Ferrari e al presidente del consiglio. Il locomotore diesel piazzato originariamente all’interno dell’ex squadra rialzo veniva acceso giornalmente. Una spaventosa nuvola tossica (gas di scarico), si è così sparsa spinta dal vento per mesi verso il centro abitato. Un fumo denso e tossico che è entrato per tanto tempo negli appartamenti rendendo gli ambienti abitativi irrespirabili.

Il locomotore di Trenitalia mentre emette fumo nell’aria
Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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