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Paola, guerra tra Serpa e Martello: due arresti

Salvatore e Matteo Serpa arrestati con l’accusa di tentato omicidio. La notte del 21 ottobre una sparatoria potrebbe aver riacceso la guerra mai sopita tra i clan di Paola e Fuscaldo.


PAOLA – Due componenti del clan Serpa di Paola sono stati arrestati dai carabinieri la scorsa notte con l’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco in relazione a una sparatoria avvenuta lo scorso 21 ottobre in via Nazionale contro uomini di un clan rivale.

Si tratta di Salvatore Serpa, 29enne sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, e Matteo Serpa, 44enne pregiudicato, entrambi di Paola e destinatari di fermi emessi dalla Procura della Repubblica di Paola, PM Anna Chiara Fasano, ed eseguiti dalla locale compagnia dei carabinieri che, con gli uomini del Norm, ha condotto anche le indagini. I due si trovano nel carcere di Paola.

Lo si apprende da una nota dell’Arma che aggiunge: “In particolare, Matteo Serpa avrebbe consegnato al nipote Salvatore un’arma da fuoco con la quale, travisato da un cappuccio, esplodeva un colpo di pistola ad altezza uomo in direzione dei passeggeri di un grosso fuoristrada che aveva ripetutamente tamponato l’auto in sosta di Matteo Serpa. Successivi accertamenti hanno permesso di appurare che a bordo del predetto fuoristrada vi fossero dei soggetti appartenenti al clan Martello di Fuscaldo, gruppo malavitoso contrapposto ai Serpa. Entrambe le consorterie criminali sono da anni protagoniste degli assetti delinquenziali finalizzati al controllo del territorio di Paola e Fuscaldo e, presumibilmente, allo stato, in fase di riassetto anche all’indomani degli ultimi esiti processuali che hanno verosimilmente determinato il riacutizzarsi di vecchi contrasti”.

La notte della sparatoria una telefonata anonima ha allertato i carabinieri che, giunti sulla scena del crimine hanno rinvenuto un bossolo calibro 9 corto oltre a raccogliere una serie di elementi utili per ricostruire la dinamica dell’episodio. Una chiave di lettura: mentre gli anziani dei due clan di Paola e Fuscaldo si scrutano, i giovani delle rispettive fazioni scalpitano.

A quanto si è appreso, la notte del 21 ottobre, in centro a Paola, i Serpa e i Martello si sarebbero incontrati per chiarire un episodio risalente a circa una settimana prima: una zuffa tra le giovani leve dei due clan. Qualche parola di troppo e qualche schiaffo volato. Il tentativo di ricomporre lo screzio, però, sarebbe degenerato nella sparatoria.

L’attrito è rimasto. Più che per il controllo del territorio, per l’onore infangato agli occhi della popolazione. Non va trascurato, infatti, che le parti sul terreno di scontro – come hanno ricordato anche gli inquirenti – sono gli stessi protagonisti di una annosa faida di ‘ndrangheta oggetto dell’operazione e del processo denominati Tela del ragno.

Gli omicidi, gli arresti, i sequestri ma anche i tradimenti interni hanno fiaccato la consistenza e la forza di entrambe le consorterie ma sono i Serpa che ne sono usciti con le ossa rotte.

Ricordiamo – grazie ai numerosi contributi sul tema forniti a queste pagine dal collega Francesco Maria Storino – che la faida tra i Serpa e i Martello, nelle aule giudiziarie ha già segnato tre epiloghi: in rito abbreviato a Catanzaro, ordinario a Paola e in Corte di Assise a Cosenza.

Dibattimenti e sentenze che si sono focalizzati in particolare sulla scia di sangue lasciata in città dalla guerra tra le due consorterie. Almeno tre omicidi vanno menzionati: quelli di Pietro Serpa, Luciano Martello e Rolando Siciliano.

Quest’ultimo – secondo la ricostruzione dei pentiti – è stato ucciso, fatto a pezzi e dato in pasto ai maiali. Martello è stato crivellato di colpi in un agguato all’uscita da una pizzeria, davanti agli occhi dei figli e della moglie. Ma tutto nasce con l’uccisione di Pietro Serpa, ritenuto da Nella ‘a bionda, reggente del clan, come un tradimento. Scoppia una nuova faida.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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