La proposta è dell’associazione Noi per il territorio. Perrotta: “Riapriamo i locali dell’ex tribunale in vista del potenziamento delle competenze del Giudice di pace”.
SCALEA – “L’amministrazione comunale si adoperi per la riapertura dei locali dell’ex tribunale di Scalea”. A chiederlo è il presidente dell’associazione Noi per il territorio Giacomo Perrotta.
Il potenziamento delle competenze del giudice di pace, previsto dalla legge 28 aprile 2016 n. 57 su Delega al governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, lasciano ben sperare su una ipotetica riapertura dell’intero complesso ex sede del palazzo di giustizia. La legge in questione prevede il riassetto dell’ordinamento dei magistrati onorari ed un ampliamento significativo delle competenze civili e penali.
“Tale previsione legislativa – fa sapere Perrotta – potrebbe favorire la riapertura dei locali dell’ex tribunale per ospitare gli uffici del giudice di pace. Il potenziamento delle competenze comporterà senza dubbio un aumento delle utenze e Scalea deve farsi trovare pronta. Chiediamo all’amministrazione comunale di adoperarsi fattivamente e non perdere questa opportunità. Noi dell’associazione offriamo fin da ora la nostra collaborazione a Marcello D’Amico, assessore al Contenzioso, per ottenere il raggiungimento dell’obiettivo sperato”.
“Le competenze del Giudice di pace – spiega l’avvocato Perrotta – cambieranno radicalmente. Nell’ambito dei giudizi civili i giudici avranno competenza esclusiva e funzionale su tutte le cause condominiali, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore, le espropriazioni di cose in possesso di terzi e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione. Inoltre – aggiunge – la competenza per valore viene portata dall’attuale tetto di 5mila euro fino a 30mila euro, che diventano 50mila per gli incidenti stradali. Il giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore sino a 2mila 500 euro. Sul piano della competenza penale saranno attribuite nuove fattispecie di reato, come minaccia e furto perseguibile a querela, abbandono di animali e contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, commercio e vendita di fitofarmaci e rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine”.
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