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Plinius 2, indagini e intercettazioni all’esame

In aula il secondo troncone di Plinius: sfilano i testimoni su indagini e intercettazioni.


SCALEA – Plinius 2, riunificati dal tribunale di Paola i due faldoni relativi al processo, si è tornati in aula nei giorni scorsi con l’audizione di altri testimoni.

Nel secondo troncone dell’inchiesta in collegiale sotto la presidenza di Alfredo Cosenza, a processo ci sono dodici imputati: Maria Francesca Bloise, Francesco De Luca, Luigi De Luca, Angela Faraco, Francesco Saverio La Greca, Umberto Petrolungo, Rodolfo Pancaro, Lido Franco Scornaienchi, Cantigno Servidio, Alvaro Sollazzo, Mario Stummo e, infine, Giuseppe Silvestre, quest’ultimo accorpato ai primi undici nel medesimo processo.

Vediamo gli esiti delle ultime due udienze. Innanzitutto è stato dato incarico peritale per l’esame delle intercettazioni ambientali.

Poi sono stati sentiti alcuni testimoni dell’accusa rappresentata in aula dal pubblico ministero della Dda Pierpaolo Bruni. In particolare i marescialli Faiella e Tufarulo hanno escusso sulle indagini fatte.

Il controesame di Faiella è stato curato dagli avvocati Giuseppe Bruno (per Petrolungo) e Giorgio Cozzolino (per Bloise e Francesco De Luca), mentre quello di Tufarulo dall’avvocato Crusco (per Stummo) e da Armando Sabato (per la Greca). Tra gli altri testimoni anche i rappresentanti delle forze dell’ordine Marinaro e Greco, nonché Francesco Impieri.

Altre udienze in calendario a dicembre sono state rinviate e si riprenderà il 18 gennaio. Mentre per quanto riguarda gli abbreviati di Plinius 2 in aula a Catanzaro proseguono le udienze nel capoluogo di regione. La sentenza prevista per fine mese slitterà presumibilmente a gennaio.

Per i 21 imputati nel procedimento che hanno scelto il rito abbreviato il pm applicato alla Dda, Pierpaolo Bruni, ha chiesto nel corso della sua requisitoria oltre due secoli di carcere.

Carmelo Valente per l’accusa è il “dirigente” dell’associazione di stampo mafioso. Unico ex politico implicato nell’inchiesta è l’ex assessore Raffaele De Rosa. Oltre all’associazione le altre accuse sono estorsione, usura, turbata libertà degli incanti, favoreggiamento personale, traffico di tabacco lavorato estero, ricettazione, calunnia, intralcio alla giustizia e violazioni di domicilio.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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