Diamante, pestato davanti la sede del Pd: Forestiero in aula

Sette anni fa Eugenio Forestiero fu pestato a sangue davanti alla sede del Pd di Diamante mentre faceva volantinaggio pro Ernesto Magorno, candidato alla Provincia di Cosenza. IN aula dinanzi al giudice accusa i suoi aggressori di averlo malmenato per soldi.

DIAMANTE – Pestato a sangue all’ingresso della sede del Pd, la vittima testimonia in aula.

Sette anni fa – lo ricordiamo – Eugenio Forestiero era stato incaricato di effettuare volantinaggio pre elettorale in vista della competizione che vedeva quale candidato alla Provincia di Cosenza Ernesto Magorno, oggi segretario regionale dei democrat.

Il giovane è stato malmenato brutalmente da due compaesani che volevano, secondo le sue denunce, dividere con lo stesso i guadagni del volantinaggio.

Anche loro, adducevano, sarebbero stati incaricati delle operazioni di propaganda e, per tali ragioni, avrebbero chiesto di dividere i compensi. Al diniego, come ha raccontato ieri in aula dinanzi al giudice monocratico Alfredo Cosenza, Forestiero sarebbe stato pestato.

I due imputati sono Gianluca Lo Tufo e Domenico Lo Tufo che in concorso tra loro nel 2009 hanno colpito ripetutamente in varie parti del corpo Eugenio Forestiero con una sedia di ferro e con un paletto anche questo in ferro (un utensile utilizzato per miscelare la colla delle propagande elettorali) provocandogli lesioni personali per 40 giorni.

I colpi inferti alla mascella hanno anche avuto conseguenze non di poco conto alla masticazione. In una sorta di spedizione punitiva, dopo averlo colpito, uno dei due lo ha immobilizzato mentre l’altro lo colpiva ripetutamente con la sedia di ferro. Una violenza inaudita per pochi soldi. L’uomo è difeso dall’avvocato Battista Greco il quale ha riferito come “Forestiero non ha ricevuto dopo la vile aggressione subita nemmeno la solidarietà politica.

Le prossime udienze del procedimento sono in programma il 30 marzo e il 27 aprile per sentire altri testimoni.