Paola al voto, ad aprile il battesimo di Enzo Limardi

Enzo Limardi terrà il suo “battesimo” elettorale ad aprile presentandosi ufficialmente come candidato sindaco del Comune di Paola. È l’uomo sostenuto della sinistra cittadina ma confida di non aver mai avuto una tessera di partito. Figlio di ferroviere, guarda alla Resistenza italiana come ispirazione.

PAOLA – Il “battesimo” di Enzo Limardi nella sua veste di candidato a sindaco di Paola sarà ad aprile.

Ma da dove è partita la spinta e da dove è maturata la convinzione della necessità di dare un suo contributo?

“Ho avvertito – ha detto – un entusiasmo autentico da parte di coloro che mi hanno proposto di candidarmi a sindaco della mia città. Un entusiasmo contagioso, nato dal basso e che ha prodotto un movimento sano e consapevole”.

Enzo Limardi, spiega le ragioni della sua discesa in campo. Si dice “onorato solo per il fatto che abbiano pensato a me. È stata la passione che ho percepito tra i promotori dell’iniziativa e tra coloro che l’hanno accolta favorevolmente a convincermi. A mettermi a disposizione di questo progetto. Penso che sia arrivato il momento di invertire la rotta, di cambiare il vento, unendo le intelligenze, le energie, il lavoro e le competenze per restituire dignità ai paolani. Solo attraverso la partecipazione attiva e ripulita da interessi privati si può aspirare a una rinascita per il bene comune”.

La spinta propulsiva partita dal basso, coinvolgendo movimenti e società civile, ha avuto l’appoggio dei partiti progressisti. “Spero – ha detto Limardi – che questo attragga quanta più gente possibile. Tutta quella gente che attribuisce una priorità alla partecipazione attiva dei cittadini. Alla tutela delle risorse territoriali. Al recupero dell’esistente, a partire dalla riqualificazione del centro storico e delle periferie. All’attenzione alle fasce più deboli. Alla creazione di opportunità di crescita culturale e lavorativa, perché l’affrancamento dal bisogno spesso coincide con l’acquisizione di una nuova consapevolezza, anche culturale”.

Chi è Enzo Limardi?

Enzo Limardi è un uomo senza tessere di partito. “Non sono mai stato iscritto a nessuno movimento – ha spiegato –. Ho aderito attivamente a campagne per l’affermazione dei diritti civili e la tutela dell’ambiente. Ho una coscienza politica precisa, maturata negli anni, a partire dalle lotte studentesche. Pensandoci bene, una tessera l’ho avuta: è quella dell’associazione nazionale Partigiani d’Italia di Casalecchio di Reno, sede simbolica della resistenza italiana. Provo profonda gratitudine per un movimento che ha sacrificato molte vite per renderci, oggi, uomini liberi.

La Resistenza accomuna chi lotta per ogni tipo di libertà. Sono tra coloro che il 25 aprile partecipa alla manifestazione nazionale per vedere i pochi partigiani ancora rimasti in vita e si commuove. Forse proprio quel germe di resistenza tramandato da una mamma insegnante militante e da un papà ferroviere con una forte etica della dignità e del diritto, sono parte di questa scelta. Una scelta intrisa da un meridionalismo attivo e propositivo che si nutre della profonda convinzione che le radici non siano solo frutto della stanzialità ma parte della nostra identità che arricchite con il confronto e il vissuto in altri luoghi tornano alla sua origine”.

Nella “sua” Paola. Limardi ha accettato la proposta di candidarsi a sindaco a patto di “essere per tutti un elemento aggregante. E che la ricchezza rappresentata dalle diverse componenti della società paolana e anche dalle liste che mi sosterranno diventi un valore aggiunto. E che tutte le anime possano contribuire, in egual misura, al progetto politico complessivo per il progresso della città che deve aspirare ad essere un laboratorio politico e civile”.