Santa Maria – Israele: gemellaggio nel segno del cedro

Se ne è discusso oggi a Santa Maria del Cedro con Oren David e Dorina Bianchi. Un gemellaggio tra il comune altotirrenico ed una comunità israeliana da individuare per fortificare il legame tra le due tradizioni.

SANTA MARIA DEL CEDRO – Un gemellaggio tra Santa Maria del Cedro ed una comunità israeliana per fortificare il ponte che unisce le due tradizioni.

Quella contadina e cattolica della Riviera dei Cedri e quella ebraica. Se ne è discusso oggi in occasione della visita di Oren David, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede. Per l’occasione era presente anche Dorina Bianchi, Sottosegretario di stato al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

A fare gli onori di casa il sindaco Ugo Vetere, il presidente dell’Accademia internazionale del Cedro, Franco Galiano e il presidente del Consorzio del cedro Angelo Adduci. Presenti inoltre il vescovo della diocesi San Marco Argentano – Scalea, Leonardo Bonanno, il parroco don Gaetano De Fino e Dario Antoniozzi, già ministro, sottosegretario e deputato della Repubblica Italiana.

La comunità israeliana che dovrà gemellarsi con il comune altotirrenico – è stato spiegato – sarà scelta nei prossimi mesi. In tal senso hanno preso accordi l’ambasciatore e il sottosegretario.

Espandere il rapporto coltivatore – rabbino

Gli ospiti istituzionali hanno compiuto una visita di Santa Maria del Cedro. Dopo l’accoglienza in municipio, ed un rapido passaggio nella chiesa di Nostra Signora del Cedro, la delegazione ha raggiunto piazza Casale. In seguito rinfresco a Palazzo Marino.

Qui i rappresentanti locali hanno ribadito l’importanza economica e culturale del cedro auspicando che il principale prodotto dell’omonima riviera presto possa essere associato al nome dell’intera regione.

Da un punto di vista strettamente locale “è necessario – ha suggerito Vetere – che si espanda il rapporto, al momento esclusivo, tra coltivatori locali e rabbini. L’intera comunità deve essere coinvolta per ottenere un progresso diffuso”.

“I giovani – ha detto la Bianchi – devono avvicinarsi a questo mondo. Altrimenti i sacrifici fatti per creare questo legame potrebbero essere vanificati nel tempo”.