Demanio a Santa Maria del Cedro, ordinate le demolizioni

Muri, recinzioni, cancelli, scale e rampe del Summer day: ordinata la demolizione delle opere realizzate senza autorizzazione. Si procede contro ignoti: procura e comune non sono stati in grado di risalire agli autori dell’abuso.

SANTA MARIA DEL CEDRO – Il Comune di Santa Maria del Cedro ha emanato ordinanza per la demolizione di opere sul demanio marittimo.

A compilarla l’ufficio tecnico dell’ente che da anni porta avanti la battaglia contro le occupazioni abusive di aree demaniali. Ancora una volta, l’ennesimo capitolo di questa vicenda viene scritto nella porzione interessata dal villaggio turistico Summer day.

Si procede contro ignoti

L’ordine è di demolire le recinzioni che lo circondano, tranne quelle parallele al Lungomare Bartali. Queste sono state realizzate dal comune nell’ambito dei lavori per la costruzione dell’opera pubblica stessa. Saranno abbattuti anche i manufatti realizzati lungo i tre lati perimetrali: scale, rampe e cancelli.

Tutte queste opere, si legge nell’ordinanza, sono state realizzate senza autorizzazione, ma non si sa da chi. Né il comune né la Procura della Repubblica di Paola sono infatti riusciti a risalire agli autori dell’abuso.

I colpevoli potrebbero essere identificati solo se opponessero ricorso entro 60 giorni. D’altro canto, se così non dovesse succedere, il comune si accollerà le spese della demolizione senza potersi rifare sul responsabile.

Di conseguenza, non è stato dunque possibile notificare l’ordine agli interessati, ma il documento è stato comunque inoltrato alla procura di Paola, agli enti sovracomunali e alle forze dell’ordine.

Vada come vada quelle aree occupate illecitamente torneranno di fatto nella disponibilità della collettività. Nel frattempo, sono state date in custodia al sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere. In quel punto, gli strumenti urbanistici comunali prevedono aree verdi, campeggi e aree attrezzate per servizi extra balneari.

Vicenda intricata. Il prossimo capitolo dovrebbero scriverlo le ruspe prima di passare alle altre aree che risultano occupate abusivamente.