Situazione di cassa disastrosa. Il Comune di Paola nel 2017 non ha incassato quasi nulla dalle tasse rispetto alle previsioni. Si preannuncia un 2018 difficile per le famiglie che dovranno sopportare le bollette di due anni (e forse tre).
PAOLA – La maggioranza chiederà l’aiuto dei revisori dei conti per fare il punto sulla situazione di cassa del comune.
Chiederà ai componenti dell’organismo di relazionare nel corso di un apposito consiglio comunale. A cosa servirà questo consiglio comunale? Innanzitutto per chiarire le possibilità dell’ente di proseguire il suo percorso senza dichiarare un nuovo dissesto.
Mancati incassi derivanti dalle tasse, mancate azioni di una situazione deficitaria dopo la dichiarazione di dissesto, sono nello specifico le cause che hanno portato il comune nell’impossibilità di far fede nel breve periodo ai suoi impegni. Dopo il 2013 si è continuati a spendere (e ad aumentare le spese) senza incassare nonostante la grave situazione. Oggi si cerca di fare sacrifici anche se occorrerà operare con maggiore oculatezza anche a riguardo degli incarichi. Il comune è indebitato.
Il piano esecutivo di gestione 2017-2019 dà un’idea della situazione. I creditori sono innanzitutto i gestori di servizio. Battono cassa. Ci sono sul tappeto tante situazioni a cui far fronte. Lo scorso anno ad esempio il comune ha incassato dall’Imu 1.326.607,95 euro a fronte di una previsione di 3.256.513,11. Non ha recuperato nemmeno un euro di Ici e Imu arretrati (nonostante la previsione di 1.300.000). Zero dalla tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani (a riguardo di arretrati e recupero anni precedenti). Solo 12mila euro di Tari rispetto ai 4milioni e 300mila euro di previsione. Il recupero dei proventi di servizio idrico è zero. Così come a zero si assestano i proventi dello stesso servizio (la previsione si assesta attorno a un milione mezzo di euro). Poi c’è la previsione relativa alla depurazione 1.322.663 la previsione e zero la riscossione.
I dati comunque sono in fase di aggiornamento. Agli stessi occorrerà effettuare integrazioni. I capitoli di spesa e entrata dei vari settori andranno in ogni caso accertati con le relative determinazioni.
Ma i primi numeri parlano chiaro. In primo luogo la giunta ha dovuto affrontare l’anno 2016 e quelle poste inserite in bilancio senza essere accertate. Un lavoro non di poco conto.
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