Avviso di conclusioni di indagini della procura di Paola. Il Tdl ha in parte ridimensionato le accuse. In carcere rimane Maurizio Ruggerini, per gli altri imputati domiciliari o obbligo di dimora.
PAOLA – Matassa, indagini della procura di Paola chiuse.
Nel procedimento rimangono indagate 14 persone. Sono accusate di aver messo in piedi una mega truffa della bellezza di oltre 33milioni di euro. Per tutti l’accusa è di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata a frodare l’Erario e l’Inps.
A rotazione erano amministratori, soci o lavoratori al fine di evadere il fisco e di creare un falso imponibile previdenziale. Nell’inchiesta sono finite 24 società (tra queste l’Acquafan di Praia) intestate a prestanome riconducibili al gruppo e che avrebbero avuto il sol fine di generare contabilmente grossi crediti di imposta derivanti da costi inesistenti.
Ma vediamo i redditi dichiarati dai coinvolti nell’operazione. Maurizio Ruggerini che sarebbe il promotore e l’amministratore di fatto di tutte le società dichiara (dal 2012 al 2017) 8.480.346,33 euro, i figli Carlo Alberto (organizzatore e consulente contabile delle 24 società coinvolte) e Tatiana (associata), in cinque anni dichiarano redditi rispettivamente per 2.488.266,64 euro e 2.099.753,87 euro.
Raffaele Mazzotti 364.388,54 euro. Mazzotti figura come rappresentante legale pro tempore di diverse società. È inoltre socio anche della Madonnina Srl. Maurizio Sentimenti arriva ad accumulare dal 2012 al 2017 come lavoratore dipendente 2.099.753,87 euro. Agostino Francesco De Luca sempre nel medesimo periodo 117.519,68 euro; Eugenio Cannataro 274.653,86 euro. Francesca De Luca 807.841,60 euro, Alessandro Albano 213.987,48 euro; Giuseppe Bruzzese 220.479,26 euro; Rosanna Ursino 134.873,76 euro, Luca Pavani 153.882,75 euro, Ada Mazzola 289.963,10 euro, Concetta Imparato 124.654,12 euro.
Dopo le richieste al Tribunale del riesame solo Maurizio Ruggerini è rimasto in carcere, mentre il figlio Carlo Alberto Ruggerini è andato ai domiciliari, così come Alessandro Albano (per lui ha deciso il Gip), Raffaele Mazzotti, Maurizio Sentimenti, Agostino De Luca, Concetta Imparato e Eugenio Cannataro. Liberi con obbligo di dimora Francesca De Luca, Giuseppe Bruzzese, Rosanna Ursino, Luca Pavani, Alda Mazzola e Tatiana Ruggerini.
Dalla truffa i reati sono stati riqualificati in tentata truffa perché gli indagati non hanno avuto il tempo di incassare le somme.
Per Bruzzese (difeso da Domenico De Rosa e Giuseppe Malvasi) è inoltre caduta l’accusa di associazione.
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