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Paola, meno Imu per i ricchi: i poveri possono aspettare

In consiglio passa il punto che abbassa l’aliquota sulla prima casa a ville, case signorili e castelli. La minoranza contesta e storce il naso


PAOLA – La minoranza consiliare fa quadrato.

Una riunione allargata tra componenti di centrodestra e centrosinistra si è tenuta nei giorni scorsi con l’obiettivo di fare luce su alcune situazioni anomale che riguardano componenti di maggioranza e nel particolare il grave stato in cui potrebbe trovarsi a breve l’ente.

Un incontro quello tra i movimenti di cui sono capogruppo consiliari Basilio Ferrari, Pino Falbo e Giuliana Cassano che ha anche analizzato la situazione a riguardo di  5,3 milioni di euro di debiti esclusi dal dissesto, come decretato dal Ministero su proposta della commissione liquidatrice del comune di Paola, oggetto del consiglio che poi ha rimandato il punto.

In poche parole è emerso durante la riunione si devono individuare i responsabili di questi debiti.

E non deve trattarsi pertanto di una semplice presa d’atto. Vedremo sabato prossimo come andrà considerata l’infruttuoso consiglio di ieri. 

Il Comune di Paola abbassa L’Imu alle ville

Ci sono situazioni molto particolari. Ad esempio nell’elenco degli esclusi di questi 5,3 milioni di euro, i quali crediti non sono stati riconosciuti, come riferisce la minoranza, c’è anche quello di un consigliere comunale di maggioranza e di un assessore.  

Proprio per tal motivo Basilio Ferrari ha fatto presente come ci sono anomalie a riguardo di una delibera di giunta in cui ci si oppone (facendo ricorso al Tar) alla stessa determinazione del ministero sulla massa passiva. 

Ma c’è dell’altro. Al vaglio del consiglio la riduzione dell’Imu per le categorie A1, A8 e A9 ovvero case signorili, ville e castelli.

L’Imu infatti si paga soltanto per la prima casa se si rientra in queste categorie e non sulle altre.

Il comune, nonostante sia ancora fortemente indebitato, in consiglio comunale ha fatto passare il punto.

La minoranza che ha storto il naso se ne era già andata dall’aula.

La maggioranza ha riferito come la riduzione andava fatta (dallo 0,6 allo 0,4). Sarà.

In ogni caso nella conferenza dei capigruppo era stato riferito dal responsabile di settore come queste case siano poche. 

Di certo non è una manovra che favorisce la classe media e bassa della popolazione. Quella è costretta ad attendere ancora il prossimo anno.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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