Meteo oggi e domani: il messaggio di allertamento della protezione civile Calabria. Cosa significano allerta arancione e allerta rossa? Il dilemma dei sindaci.
PAOLA – Allerta meteo rossa, oggi e domani, per quasi la totalità della Calabria. Leggermente meglio, allerta arancione, per il Tirreno calabrese e, quindi, per il territorio del Tirreno cosentino.
La protezione civile regionale ha diramato nelle scorse ore il consueto Messaggio di Allertamento Unificato, avvertendo sulla sua valenza di “avviso di criticità”.
Partendo da uno dei territori di competenza di questa testata, il Tirreno cosentino appunto, l’allerta è di codice arancione: con piogge e temporali sparsi oltre che con venti forti e mareggiate lungo le coste. Sono inoltre possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.
Domani, martedì 12 novembre 2019, le condizioni dovrebbero rimanere le medesime sul territorio che va da Tortora a Paola e oltre.
È invece rossa l’allerta meteo per tutto il restante territorio calabrese, sia per oggi che per domani. Previste piogge e temporali diffusi nel Reggino Ionico, sparsi nei restanti settori della punta dello Stivale. Anche qui si teme per criticità idrogeologiche e idrauliche.
Che differenza c’è tra i livelli di allerta di colore rosso e arancione?
Il codice arancione indica piogge abbondanti ed è adottato quando sono previsti fenomeni molto intensi ed estesi. Tra questi figurano piogge continue, molto abbondanti e perfino trombe d’aria.
Anche i corsi d’acqua destano allarme in codice arancione: sono alti infatti i rischi di esondazioni, smottamenti, frane significative, cadute di alberi e danni a persone e cose.
Codice rosso indica l’allerta meteo più pericolosa nonché quella con la più elevata criticità e con la quale potrebbero verificarsi seri pericoli per l’incolumità dei cittadini.
I fenomeni associabili al codice rosso sono piene fluviali, rotture degli argini, estesi allagamenti.
Fenomeni meteorologici, dunque, che possono provocare danni a edifici, caduta di alberi o rami, abbattimenti della segnaletica stradale.
Ma non solo: i danni possono estendersi anche fuori dai centri abitati come alle colture agricole e agli insediamenti industriali.
Ne possono risentire i trasporti, con danni alle infrastrutture, specie ferroviarie.
In caso di allerta rossa vengono emesse delle ordinanze per la chiusura delle scuole e, in alcuni casi, anche degli uffici pubblici.
Le allerte diramate dalla protezione civile pongono da anni il dilemma su come i sindaci di città e comuni debbano comportarsi. Dilemma che, a detta di alcuni primi cittadini del territorio, è stringente in occasione delle allerte arancioni.
Come ci ha spiegato un sindaco del posto, l’allerta arancione sarebbe di per sé sufficiente a far valutare la chiusura degli edifici scolastici e, comunque, di non far circolare gli scuolabus, in particolare in zone impervie.
Spesso – ci è stato inoltre spiegato – all’allerta arancione non corrispondono fenomeni meteorologici incisivi. Il vero problema sarebbe che si ha la tentazione di non dare molta credibilità a queste allerte con il rischio che un basso livello di guardia e precauzione possa condurre a problemi seri.
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