Operaio di una ditta del posto beccato a lavorare in nero dalla guardia di finanza di Maratea. Ora rischia la perdita del sussidio e il carcere.
MARATEA – Lavorava in nero per una ditta di trasporto legna da ardere del Lagonegrese e contemporaneamente percepiva il Reddito di cittadinanza.
L’uomo, unitamente a un collega, anche lui irregolare, è stato segnalato dalla guarda di finanza all’autorità giudiziaria per non aver comunicato la sua posizione lavorativa. Oltre alla perdita del beneficio con effetto retroattivo, rischia da 1 a 3 anni di reclusione.
Per il datore di lavoro saranno applicate le sanzioni previste da legge, che vanno da 2mila 460 euro a 26mila 260 euro, oltre alla maxi-sanzione non sanabile prevista nel caso di impiego irregolare di lavoratori percettori del reddito di cittadinanza e la conseguente segnalazione agli uffici competenti.
Le irregolarità sono state accertate a seguito di un controllo della guardia di finanza di Maratea. Il titolare della ditta in questione non aveva contrattualizzato i due operai né aveva adempiuto agli obblighi di natura previdenziale ed assistenziale.
Nel corso del controllo, le fiamme gialle hanno anche appurato che l’imprenditore non aveva emesso fattura per la legna consegnata.
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