In una autorevole analisi dei dati della pandemia uno studio di previsione dell’istituto di ricerca statunitense. 833 i casi totali: decessi a quota 60.
CATANZARO – Ieri, martedì 7 aprile 2020, il picco dei decessi per giorno da Covid-19 in Calabria.
A sostenerlo è l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), istituto di ricerca specializzato nelle statistiche sanitarie globali e della valutazione dell’impatto presso l’Università di Washington a Seattle.
Il dato è stato pubblicato proprio ieri sul sito internet dell’Ihme. Lo si ritrova in un articolo dal titolo: “Nuove previsioni COVID-19 per l’Europa: Italia e Spagna hanno superato l’apice delle loro epidemie; Il Regno Unito, all’inizio della sua epidemia, deve affrontare un bilancio delle vittime in rapida crescita”.
Si tratta di una serie di previsioni sull’andamento della malattia causata dal Coronavirus Sars-Cov-2. L’analisi è basata su dati e informazioni da fonti autorevoli tra cui governi e Oms e, in particolare sui tassi di mortalità di Cina, Italia, Corea del Sud e Stati Uniti.
Lo studio, parla di “prima ondata della pandemia” e sostiene come l’Italia abbia raggiunto il picco dei contagi e dell’uso della terapia intensiva.
“Le morti (per giorno, ndr) – si legge – dovrebbero raggiungere il picco in Calabria il 7 aprile e in Puglia il 16 aprile”.
A quella data il numero dei morti in Calabria è di 60: 2 in più rispetto al giorno precedente. La previsione dell’Imhe era di 4 morti.
All’aggiornamento di martedì 7 aprile 2020 i casi totali in Calabria sono 833, con un incremento di 16.
Questi dati, però, sono relativi a 439 tamponi effettuati (dato sotto la media degli ultimi giorni, ndr), che portano il totale a 13.633.
Gli attualmente positivi in Calabria sono 733, +11 rispetto al giorno precedente. Di questi, 183 si trovano negli ospedali calabresi: 169 ricoverati con sintomi (-1, diminuzione per il secondo giorno consecutivo) e 14 in terapia intensiva (stesso dato di ieri).
Il numero delle persone in isolamento domiciliare è salito a 550 (+12).
Questi, invece, gli incrementi dei casi positivi al Covid-19 nelle 5 province calabresi.
Ci sono inoltre ancora 2 casi in fase di assegnazione.
Altri dati estrapolati dal bollettino fornito dalla Regione Calabria. Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13675 (+213).
All’aggiornamento delle 18 di martedì 7 aprile 2020, il dipartimento della Protezione Civile ha riferito che al momento 94.067 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 135.586 i casi totali.
Sono 24.392 le persone guarite. I deceduti sono 17.127.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 28.343 in Lombardia, 13.048 in Emilia-Romagna, 10.704 in Piemonte, 9.965 in Veneto, 5.427 in Toscana, 3.738 nelle Marche, 3.212 in Liguria, 3.365 nel Lazio, 2.765 in Campania, 1.890 nella Provincia autonoma di Trento, 2.137 in Puglia, 1.379 in Friuli Venezia Giulia, 1.859 in Sicilia, 1.491 in Abruzzo, 1.301 nella Provincia autonoma di Bolzano, 846 in Umbria, 821 in Sardegna, 733 in Calabria, 593 in Valle d’Aosta, 265 in Basilicata e 185 in Molise.
La redazione di Infopinione.it suggerisce anche in questo contenuto che, per il contenimento della diffusione del virus il Governo italiano ha predisposto alcune misure eccezionali con Dpcm del 4 marzo 2020. Qui trovi il suo contenuto nel dettaglio.
Quest’ultimo contiene in allegato le misure igienico sanitarie da adottare e osservare, che qui riportiamo.
Ecco, dunque quali sono queste misure igienico sanitarie che, come era stato largamente anticipato, influiranno molto sulla vita sociale degli italiani.
Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona.
Igiene respiratoria: starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
Mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro.
Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva.
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
Se sei un cittadino calabrese puoi rivolgerti ai numeri utili per l’emergenza che trovi nell’illustrazione qui sotto.
Disclaimer: questo articolo cita circostanze apprese da fonti ufficiali:
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