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Pescatore dona pesce a famiglie bisognose di Praia a Mare

Gesto di cuore nel pieno anonimato. Nella sostanza e nei modi ci indica la direzione giusta per ripartire quando il Covid-19 sarà sconfitto.


PRAIA A MARE – “Ho donato 60 chilogrammi di pesce a chi ha bisogno. Sono per chi lavorava alla giornata e ora non può neanche mettere il piatto in tavola, ma come tutti deve pur mangiare”.

Questa storia arriva dal territorio dell’Alto Tirreno cosentino, da Praia a Mare. È una storia da Coronavirus. È una storia contro gli effetti devastanti di questa pandemia mondiale. È una bella storia, a favore del cliché che gli uomini e le donne, si spera, dovranno assumere d’ora in avanti.

L’autore di questo gesto ci ha chiesto di diffonderla, ma di restare nell’anonimato al pari dell’associazione che si è occupata di distribuire la donazione ai nuclei familiari che rispondessero alla descrizione di prima.

Perché il bene – ci ha detto – si fa col cuore, non con la faccia”.

Eppure, c’era bisogno di raccontarla questa storia che, per fortuna, non resta un gesto isolato.

È vero: ci sono sostegni forniti ai meno fortunati dei quali possiamo documentarci, ad esempio, sui social network, magari annotando mentalmente nome e cognome degli autori.

Ma c’è un sottobosco (deve esserci! ndr) di anonimi donatori che operano per il bene comune senza i riflettori sparati addosso. Sono magari persone che hanno conosciuto momenti di difficoltà nella loro vita e che sanno quanto, in quei momenti, sarebbe servita una mano.

È di esseri umani così che si ha bisogno, soprattutto per ripartire. Altrimenti il virus non ci avrà lasciato nulla di buono dentro.

Queste persone sono come i protagonisti di Quante verità, una vecchia canzone (1989) di Luca Carboni.

“Gente che si dà
Gratuitamente dà
Silenziosamente ama”.

Chi si è poi occupato di distribuire il pesce donato sostiene di aver visto pura gratitudine negli occhi di chi lo ha ricevuto. Una cosa così batte qualsiasi risvolto imprevisto delle nostre serie tv preferite.

È tempo di Pasqua. Di “passaggio”, di passare oltre. Da una barca che naviga quotidianamente sulle acque del nostro Tirreno, qualcuno ha già scelto la direzione giusta.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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