LOSCRIVITU'

Praiesi vs turisti: stop litigi e rispettiamoci a vicenda

LOSCRIVITÙ ||| Facebook teatro di scontro tra residenti e villeggianti, ovvero tra intolleranti e litigiosi, ma Praia a Mare è un luogo di incontri bellissimi.


DI UN CITTADINO PRAIESE NATO A NAPOLI

PRAIA A MARE – Ultimamente sono stati creati su Facebook alcuni gruppi dedicati al tema turismo nella città di Praia a Mare.

Questi, potenzialmente sarebbero spazi virtuali per scambiare idee e informazioni utili, ma sono diventati terreno di scontro tra turisti e residenti.

Per quanto mi sforzi di comprendere alcuni disagi, non riesco a giustificare intolleranti e litigiosi.

Questo clima da stadio è insopportabile, nelle conversazioni proliferano offese gratuite e maleducazione. Ci sono due fazioni contrapposte che quotidianamente si attribuiscono colpe a vicenda.

Io a questo gioco non voglio partecipare. Praia a Mare è il paese in cui vivo da sempre e mi sento fortunato, perché proprio qui ho incontrato tanti amici-fratelli campani con cui sono cresciuto e a cui voglio bene.

Nel mio personalissimo immaginario, che vorrei condividere con tutti voi, Praia a Mare è un luogo di incontri bellissimi e non potrà mai diventare un luogo di scontro tra residenti e turisti.

Qualsiasi posto nel mondo può avere problemi e disservizi vari. Praia a mare non fa eccezione.

I problemi si potrebbero risolvere (non tutti, ma una buona parte) attraverso una sana collaborazione tra amministrazione, turisti, residenti e operatori turistici-commerciali.

A maggior ragione se consideriamo che il disagio generato dal disservizio accomuna le categorie. Per fare un esempio banale, un cestino colmo di rifiuti lungo il viale, con carte e plastica che cadono inevitabilmente a terra, credo sia indecoroso per tutti. Non riesco ad immaginare qualcuno, che sia residente o visitatore, felice per lo “spettacolo” offerto.

Praia a Mare, cestini pieni sul viale e rifiuti domestici abbandonati in località Fortino

E in questa ottica posso considerare utili le segnalazioni di un problema, soprattutto quando vengono fatte agli organi preposti alla risoluzione dello stesso.

Voglio dire che postare su Facebook la foto di un materasso abbandonato al ciglio della strada non risolverà il problema, una telefonata alla polizia municipale forse sì.

Invece, noto che troppo spesso qui si usa il pretesto di una segnalazione per portare avanti discussioni infinite che degenerano in aggressioni verbali. Questi spazi virtuali sono diventati un teatro in cui vanno in scena ogni giorno polemiche pretestuose, retorica inutile e faziosa, offese varie e insulti a caso.

Scendono in campo le due squadre e noi, poveri spettatori neutrali, ci dobbiamo sorbire un disgustoso gioco al massacro.

Da un lato, per la squadra degli ospiti, il professore di turno che inizia ad offendere con la tiritera del “í so megl’ e te”, come piccolo gesto di rivalsa personale.

Dall’altro, per la squadra dei residenti, lo scienziato che sente di aver subito una pubblica umiliazione e prosegue con le offese, perché “durante il resto dell’anno questo non accade, gli incivili siete voi. State a casa vostra”.

Alla fine di questa partita noiosissima, il risultato é scontato. Nessuna squadra vince. Perdono tutti!

Durante la pandemia, quando dicevano che la nostra società ne sarebbe uscita migliore, che saremmo diventati più tolleranti e solidali verso il prossimo, non ci ho creduto neanche un po’.

E se mai avessi appeso al mio balcone uno striscione con la scritta “ce la faremo”, oggi lo andrei certamente a sostituire con un “è evidente che non ce l’abbiamo fatta”, scritto a caratteri cubitali.

Praia a Mare la spiaggia di Fiuzzi e l’Isola Dino viste dall’alto (Foto: Francesco La Gatta)

Concludo dicendo che per me Napoli è quella città meravigliosa in cui sono nato e dove vivono tanti miei cari amici e parenti. È un posto che amo profondamente, nonostante i problemi che vive ogni giorno.

La descrivo sempre come una città stupenda, abitata da un popolo allegro e ospitale, perché Napoli non è semplicemente un luogo ma è uno stato d’animo, un modo di essere.

Se qualcuno non la conosce io lo invito a visitarla, perché la amo per i suoi “pregi” più di quanto i suoi “difetti”, talvolta, me la facciano odiare.

Ecco, sarebbe bello se tutti voi, che dite di amare Praia a Mare, vi relazionaste al nostro territorio e ai suoi abitanti con lo stesso spirito.

Buone vacanze a chi ha scelto il mio paese per trascorrere momenti felici e buon lavoro ai miei concittadini, che lavorano per fare in modo che questo possa accadere, nonostante le difficoltà.

Redazione

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