Regione Calabria: “Quanto rilevato da UE non sospende i pagamenti”

La precisazione del settore programmazione dopo i rilievi mossi da Bruxelles. “Abbiamo corretto le debolezze segnalate”.

“L’importo oggetto di contestazione è relativo a una spesa sostenuta nel 2016 dai Centri per l’Impiego di 30 mila 657 euro a fronte di una spesa rendicontata al 31 dicembre 2018 (anno di verifica) di 200,92 milioni di euro.

Nelle more della risposta, la Commissione disponeva di non liquidare i crediti della Regione, maturati in forza della performance di spesa fatta al 30 giugno corrente anno. Tale fattispecie non costituisce sospensione dei pagamenti“.

Così il dipartimento programmazione della Regione Calabria prova a fare chiarezza “In relazione – si legge in un comunicato – alle varie note e dichiarazioni variamente apparse sulla stampa locale circa la sospensione dei pagamenti comunitari”.

Ad agosto i servizi Audit della Commissione UE avevano chiesto informazioni sulla vicenda.

“Abbiamo prontamente risposto – spiegano dalla Cittadella – evidenziando, documentalmente, come tutte le procedure attualmente in essere nel Sistema di Gestione e Controllo abbiano corretto le debolezze segnalate.

La nota di cui si narra non ha alcun impatto sulle disponibilità finanziarie del Programma – viene aggiunto – né, tantomeno, sul bilancio regionale, rientrando tra i normali atti di gestione delle programmazioni comunitarie.

La nota non produce alcun effetto sul raggiungimento del target di spesa per l’anno 2021 che, per la prima volta nella gestione regionale dei fondi comunitari, risulta conseguito con sei mesi di anticipo alla data del 30 giugno 2021.

Per il giorno 5 novembre – conclude la nota -, è convocato il Comitato di Sorveglianza del Por Calabria 2014-2020 al quale saranno presenti i servizi della Commissione e i referenti nazionali, nel quale si discuterà del progresso del Por Calabria 2014-2020 e del negoziato in corso sulla nuova programmazione 2021-2027″.