Tra le aspiranti le calabresi Diamante e Capistrano. Il Ministero della Cultura spiega le modalità per la selezione delle finaliste tra le 23 ammesse.
Bisognerà attendere metà gennaio per sapere se la città di Diamante risulterà tra le 10 località finaliste in lizza per il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024.
Sono 23 le città che hanno presentato il dossier di candidatura – informa il Ministero della Cultura – comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti.
Come abbiamo riportato giorni fa in questo articolo, tra queste 23 c’è anche Diamante, rinomata località turistica della Riviera dei Cedri, città del Peperoncino e dei Murales.
Ma a rappresentare la Calabria c’è anche la candidatura avanzata da Capistrano, in provincia di Vibo Valentia.
Come spiega il ministero, le candidature saranno valutate da una commissione composta da 7 esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, che sarà istituita a breve con decreto del ministro Franceschini.
Entro il 18 gennaio 2022, la commissione esaminerà le candidature e selezionerà i 10 progetti finalisti che saranno invitati a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del Ministero della cultura entro il 1° marzo 2022.
Le città finaliste avranno a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della commissione.
Entro il 15 marzo 2022, la commissione proporrà al ministro della cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024.
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Ecco le 23 città candidate con annesso titolo dei dossier. In grassetto le località del Sud Italia.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico.
Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro.
Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 che è stata prorogata al 2021 dal Dl Rilancio. Lo stesso Decreto ha proclamato, in segno di solidarietà per le vittime della pandemia, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023. Nel 2022 la Capitale sarà Procida.
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