Dopo il divieto di dimora in Calabria Giuseppe Aieta è stato sospeso dalla caria di consigliere di minoranza. Sui social la sua difesa.
Il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella ha sospeso Giuseppe Aieta dalla carica di consigliere comunale di Cetraro.
Il politico di Italia Viva, ex Pd, già consigliere regionale e in passato anche sindaco di Cetraro, è stato destinatario nei giorni scorsi della misura cautelare di divieto di dimora in Calabria, emanata dal Gip di Paola.
Il prefetto Ciaramella ha dunque adottato il provvedimento di sospensione dalla carica a livello comunale (Aieta è nella minoranza a Cetraro, ndr) con proprio provvedimento, dopo aver accertato il verificarsi della causa di sospensione di diritto in base alla cosiddetta Legge Severino.
La decisione è stata quindi trasmessa al segretario comunale di Cetraro per gli adempimenti consequenziali.
Come già rilevato dalla stampa calabrese, Giuseppe Aieta è risultato coinvolto in una indagine della Procura della Repubblica di Paola iniziata nel 2020 per presunte ipotesi circa reati di corruzione (Aieta era stato interrogato, ndr), nell’ambito delle elezioni regionali di quell’anno vinte dal Centrodestra guidato da Jole Santelli, poi deceduta.
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Secondo i magistrati avrebbe promesso favori in cambi di voto ad altre persone indagate, tra le quali è trapelato il nome dell’avvocato e sindaco di Acri, Pino Capalbo, non raggiunto da provvedimenti. Nel mirino degli inquirenti anche le Terme Luigiane di Guardia Piemontese: sempre secondo le indagini, Giuseppe Aieta, avrebbe promesso una proroga di gestione degli impianti in cambio di appoggio elettorale.
“Non ho mai piegato la mia attività politica ad interessi che non fossero legittimi e sempre a sostegno dei lavoratori e delle persone deboli. Sempre – ha scritto Giuseppe Aieta sui social -.
La mia esperienza politica è stata costruita sulla base dei principi di giustizia e libertà e non indietreggerò rispetto a questo neanche nel momento più doloroso della mia vita. Dimostrerò che la Giustizia esiste e che bisogna avere fiducia senza lasciarsi vincere dalla rassegnazione o, peggio ancora, dall’inferno della mente che esiste veramente.
Ringrazio i tantissimi che in queste ore mi stanno esprimendo la loro vicinanza e incredulità rassicurando tutti sulla mia serenità d’animo, consapevole di aver fatto pienamente il mio dovere di rappresentante del popolo.
Continuerò a conservare il mio stile di vita con la consueta umiltà, moderazione e il doveroso rispetto per le Istituzioni. A presto e grazie davvero”.
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