Questa mattina l’amministrazione comunale ha tentato di riprendere l’Aviosuperficie di Scalea. Ortolani: “Noi manteniamo la nostra posizione. Pronti a uscire quando ci sarà un sostituto”.
Non si è trovata una soluzione tra le parti, ognuna delle quali resta ferma sulle sue posizioni e, all’orizzonte, si fa sempre più concreta l’ipotesi di dover finire al cospetto di un giudice.
Questa mattina, come programmato, l’amministrazione comunale di Scalea e alcuni tecnici del Comune si sono recati presso l’Aviosuperficie con l’intenzione di prendere ufficialmente possesso del bene comunale. Ad attenderli il management della struttura, con in testa Alberto Ortolani, e rispettivi legali.
Abbiamo provato a contattare Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea, per sentire la posizione dell’amministrazione comunale ma, impegnato in affari istituzionali a Roma, il primo cittadino ci ha rimandato a domani e, non appena sarà possibile, renderemo ai lettori il punto di vista dell’altra parte protagonista di questa intricata vicenda.
Alberto Ortolani, amministratore delegato e legale rappresentante delle società coinvolte nella gestione delll’Aviosuperficie di Scalea, ci ha detto: “Non abbiamo trovato una soluzione e c’è una sola novità: ora la nostra posizione è nero su bianco su un verbale congiunto redatto questa mattina”. Una posizione che era già stata esplicitata nel corso di una recente conferenza stampa, tenuta da Ortolani presso la struttura scaleota.
Ovvero: “Noi – ha detto l’Ad della società di gestione -, non vogliamo restare per forza qui. Vogliamo cedere la gestione dell’Aviosuperficie di Scalea a un nuovo soggetto individuato tramite gara ad evidenza pubblica, come per legge. Abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che, nel frattempo, la soluzione resta l’affidamento temporaneo a noi”.
Nei giorni scorsi non era stata nascosta dalla società stessa la volontà a partecipare eventualmente a una gara per l’affidamento.
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Questa posizione, era già stato spiegato, viene motivata dall’attuale gestore con la volontà di non creare un vuoto nella conduzione dell’infrastruttura e nei servizi che offre e che si verificherebbe nel frattempo che l’amministrazione comunale individui un nuovo soggetto.
“Per quanto detto nell’incontro odierno – ha concluso Ortolani – abbiamo dunque respinto al mittente la diffida del Comune di Scalea ad abbandonare l’aviosuperficie“. Nel caso di eventuale causa civile per dirimere la questione “noi potremmo ricorrere a un giudice per chiedere la riattivazione della gestione provvisoria, ma davvero non è quello che vogliamo, perché anche questo bloccherebbe la struttura. Cerchiamo il dialogo, ma senza trovarlo”, ha concluso l’ingegnere campano.
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