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Ptcp: si entra nella fase calda

A San Nicola Arcella il secondo incontro con il territorio
Al centro delle valutazioni la sostenibilità  territoriale



(da sinistra: Mari, Donadio, Oliviero, Greco)

SAN NICOLA ARCELLA ” Lo sviluppo futuro dell’alto tirreno cosentino passa attraverso lo strumento del Piano territoriale di coordinamento provinciale. Questo è il messaggio che i rappresentanti della Provincia di Cosenza hanno voluto ribadire ai sindaci e ai tecnici del comprensorio convenuti lo scorso 29 febbraio nella sala consiliare di San Nicola.
Il Presidente della Provincia, Oliviero, …coadiuvato dall’assessore Mari e dal dirigente Greco, si è interfacciato, per la seconda volta, con i rappresentanti dei comuni di questa particolare zona della provincia spesso trascurata in termini di stanziamenti e che vive diverse problematiche in quanto agli oggetti interessati dal Ptcp.
A turno i rappresentanti provinciali hanno voluto sottolineare l’importanza di questo strumento e la particolarità  della sua genesi in concerto con le indicazioni fornite dai comuni. L’elemento portante dello strumento provinciale in divenire è la sostenibilità  territoriale, elemento di valutazione principe con il quale pesare i vari Piani strutturali comunali che i vari centri dovranno presentare all’ente sovra comunale e che, nelle parole di Mari, dovrà  investire gli interventi che verranno operati sull’alto Tirreno cosentino. Le scadenze previste in attesa dell’avvio effettivo del Piano: entro il 19 giugno i comuni dovranno conferire gli incarichi per la redazione dei Piani comunali; entro il 31 dicembre 2009 dovranno consegnarli.
Diversi i nodi da sciogliere per veicolare lo sviluppo di quest’area. Sviluppo inteso prevalentemente di matrice turistica. Innanzitutto migliorie all’ accessibilità  e alla mobilità  interna dell’area. Sul banco degli imputati l’eccesiva urbanizzazione di alcuni tratti della ss 18, un tempo a scorrimento veloce ed oggi punteggiata da ogni tipo di svincolo, accesso privato e da pericolosi attraversamenti pedonali.
La ricetta del Piano è di aggredirne i punti critici con varianti e tangenziali, come è in progetto nel comprensorio che interessa Scalea. Si continua a parlare della realizzazione della pedemontana, una strada che potrebbe scavalcare il tappo che si crea nella fascia tra Santa Maria del Cedro e Scalea nei periodi estivi.
Ma bisognerà  reperire gli strumenti economici ed impegnare il territorio, nella migliore delle ipotesi, con lavori dalla durata elevata. Di pari passo dovrebbe muoversi il recupero degli assi trasversali tra la ss18 e l’autostrada del sole “agendo sull’esistente ” ha sostenuto Mari ” a causa di vari impedimenti a nuove realizzazioni come i vincoli del Parco del Pollino.
Per la realizzazione della Scalea-Mormanno l’amministrazione provinciale sta incontrando diverse difficoltà . La strada invece servirebbe a raggiungere l’autostrada in modo agevole evitando il transito di automezzi sulla statale 18.
Migliorare l’attrattiva dell’area significherà , sempre secondo le parole dei relatori, migliorare anche il trasporto su ferro. La mobilità  ferroviaria dovrà  integrare quella automobilistica.
Altro target di intervento il sistema residenziale. La tipologia della seconda casa, eccessivamente diffusa sul territorio, è stata descritta come vetusta e prossima alla dismissione. Un sistema un tempo vincente, che ha lasciato sul terreno un volume di cemento impressionante che “necessita ” sostiene Mari ” di essere riqualificato e riorganizzato, perché il patrimonio edilizio dell’alto Tirreno è degradato ed ormai esuberante. Non escludo, anzi ritengo irremovibile, la scelta di abbattimenti di intere zone.
Ne è seguita una vivace discussione. Dagli interventi dei primi cittadini, in particolare, si è potuto evincere il timore che questi frequenti incontri, utili pur se stancanti, rischino di restare semplici parole senza tradursi in fatti. I sindaci non hanno mancato di esprimere l’apprezzamento per le modalità  con le quali il Ptcp è nato e cresce oltre a chiedere una maggiore attenzione per la riqualificazione dei centri storici e dei relativi collegamenti con la ss18.

Andrea Polizzo

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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