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Corso Aldo Moro in ginocchio


Principale via commerciale invasa dal maleodore giorno e notte
Commercianti in difficoltà  a causa del ‘depuratore assassino’


di Andrea Polizzo

TORTORA ” Il depuratore di via Falconara: una situazione che con il tempo è diventata insopportabile, che strappa frasi dettate dalla rabbia e dalla delusione degli abitanti e degli operatori economici di corso Aldo Moro.
Questo perché l’incresciosa condizione in cui versa la principale arteria tortorese a causa dei miasmi provenienti dal vicino impianto di depurazione si ripete ormai da diverse estati e le soluzioni puntualmente promesse sono rimaste altrettanto puntualmente disattese.
Una storia travagliata quella legata all’impianto di via Falconara, ribattezzato “depuratore assassino”, soprattutto dal momento in cui la sua gestione è stata affidata alla Smeco Spa. Proprio la scorsa estate, in un incontro con la popolazione, un rappresentante della società , l’ingegnere Casasanta, ammetteva le inefficienze dell’impianto causa sottodimensionamento. Nei mesi invernali l’amministrazione comunale ha realizzato una nuova vasca ma da subito era stato fatto notare, in particolare dal comitato di cittadini, che la capacità  sarebbe arrivata a servire dodicimila abitanti, per cui insufficiente per le cinquantamila presenze estive. Di fronte alle ragionevoli richieste di rescissione del contratto con la ditta palesemente inadempiente il sindaco Silvestri ebbe a difendere l’affidamento in quanto scelta politica non condizionabile dal parere degli amministrati.
La capacità  del depuratore non è stata uniformata alle presenze estive. La Smeco, nonostante i vari fatti di cronaca giudiziaria che l’hanno vista protagonista, gestisce ancora l’impianto tortorese. Il risultato, ampiamente preannunciato, è il solito.
Corso Aldo Moro viene invasa quotidianamente dal maleodore. Come ci hanno spiegato i commercianti intervistati ciಠavviene particolarmente all’ora di pranzo e di cena. Cosଠristoranti e bar, che in estate sfruttano spazi esterni, sono soliti vedere i propri clienti alzarsi dai tavolini e andare via. Allo stesso modo gli albergatori del corso faticano a trattenere clienti che di notte sono costretti a ‘barricarsi’ in camera a soffrire il caldo pur di non soffrire la puzza. Ma le lagnanze sono generali. Qualsiasi esercizio commerciale, dal macellaio al rivenditore di intimo, opera in condizioni difficili.
Maurizio Dulcetti, albergatore e ristoratore di corso Aldo Moro spiega: “Lavoriamo, e male, da anni con questo problema e c’è da considerare che in questo momento c’è poca gente. Cosa succederà  ad Agosto quando Tortora sarà  piena di turisti? E fosse solo questo. Ogni giorno siamo costretti a spazzare il tratto di corso di fronte alle nostre attività  e ciಠche chiamano ‘differenziata’, fatta senza informazione, genera solo cataste di rifiuti. E pensare che il corso dovrebbe essere la cartolina di Tortora per i turisti in quanto ne costituisce l’ingresso al paese. Quest’anno ho dovuto provvedere personalmente alla disinfestazione contro le zanzare. Insomma tasse tante ma servizi zero. Il peggio ” conclude l’albergatore tortorese ” non è neanche il cliente che si alza dal tavolo, o che lascia la stanza. Il problema è che questo cliente non tornerà  pi๠a Tortora per le sue vacanze e sconsiglierà  altri a farlo.
In termini economici il depuratore di via Falconara sta causando ingenti danni ai quali andrebbero aggiunti anche danni morali. La problematica infatti è vissuta anche dai residenti del corso, delle zone limitrofe e della località  Laccata del comune confinante di Praia a Mare. Come l’estate scorsa, ricca di proteste esasperate, anche quest’anno viene loro negato il basilare diritto a godere del proprio bene in serenità . Per loro il futuro immediato ha in serbo ancora molte notti insonni a finestre serrate e molti pranzi e cene rovinati dal fetido odore. Senza contare il generale crollo del valore dei beni immobili che, a causa del “depuratore assassino”, la zona è giocoforza costretta a subire.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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