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Ospedale: riunione tra proteste e assenze



Unanimità  attorno al documento che chiede la revoca della delibera
Fischi per Cesareo. Assenti molti sindaci e i dirigenti Asp attesi

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di Andrea Polizzo

PRAIA A MARE ” Il consiglio comunale aperto tenutosi ieri a Praia a Mare ha prodotto il consenso unanime attorno ad un documento. In esso si richiede all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza la revoca o la sospensione della delibera che nei giorni scorsi ha disposto la chiusura dei reparti di ginecologia e pediatria del Presidio ospedaliero di Praia a Mare.
L’incontro pomeridiano è stato ampiamente partecipato dalla popolazione ma disertato da gran parte dei sindaci invitati oltre che dal ‘grande assente’ il direttore generale dell’Asp Francesco Petramala. Mentre tra i primi si contavano anche diversi bambini con cartelli recitanti la frase “io sono nato a Praia a Mare”, dal lato istituzionale hanno fatto eccezione rappresentanze dei comuni di Tortora, Scalea, Aieta e San Nicola Arcella. Per il versante sanitario erano presenti i dirigenti del presidio praiese Laino e Cesareo. Quest’ultimo ha usato parole decise e forti sulla situazione dell’ospedale di Praia che non gli hanno risparmiato la dura contestazione da parte dei presenti e che lo ha indotto ad abbandonare la riunione. “La delibera contestata ” ha chiarito Cesareo ” è un atto deliberativo funzionale alla gestione di una emergenza fino al 21 settembre ed in attesa che il Piano sanitario regionale venga in essere.
Di seguito Cesareo, invitando i contestatori a non difendere l’indifendibile, ha attaccato sulle condizioni generali della sanità  calabrese: “Ci si lamenta se si chiude un reparto ma i dati raccontano di un 40 per cento di commissioni sanitarie pagate alle strutture del centro e del nord Italia e di un 70 per cento di ricoveri impropri. E poi proprio a Praia l’azienda ha consolidato recentemente ben 25 unità  lavorative e presto ne consoliderà  15 dirigenziali.
In seguito il tono della contestazione si è esacerbato. Affermando “tanto non me ne frega niente” e apostrofando come maleducati i presenti, Cesareo ha abbandonato la sala consiliare. In linea generica la contestazione dei presenti ha trovato raccordo nelle parole del cittadino Mimmo Melito. “Va ammesso ” ha commentato ” che all’ospedale di Praia ci sia sfiducia verso alcuni reparti ma perché si propone come soluzione la chiusura e non la sostituzione dei responsabili?” in un chiaro riferimento al dirigente della struttura ospedaliera che aveva appena abbandonato l’aula.
Nella passione dei contestatori convivono dunque le critiche ad alcune inefficienze dell’ospedale con la paura del totale smantellamento della struttura. Parimenti si riconosce l’eccellenza di alcune divisioni come quelle gestite dai dottori Stoppelli e Tramontano.
Di questo avviso si è dimostrato anche Mario Russo, sindaco di Scalea. Il suo intervento ha raccolto consensi soprattutto laddove ha individuato le cause del degrado sanitario calabrese nella cattiva gestione politica che parte da lontano, non esenta l’attuale giunta regionale ed è trasversale agli schieramenti. Russo non ha tralasciato neanche il ‘problema privati’. “Si assiste alla scellerata cessione di proprietà  pubbliche ai privati per favorirne il business e creando cosଠuno sbilanciamento a loro favore. Si accorpano reparti con la scusante di essere l’uno fotocopia dell’altro e non si tiene conto che si è permessa l’esistenza di reparti fotocopia presso strutture private convenzionate. Per Mario Russo a fronte di una rappresentanza politica regionale “assente dal territorio” i sindaci dell’alto tirreno devono assumere un ruolo maggiormente incisivo nei loro confronti.
In merito alla proposta della maggioranza, il gruppo di minoranza guidato dal consigliere provinciale Antonio Praticಠsi è detto favorevole ma ha chiesto di valutare la possibilità  di impugnare la delibera dell’Asp davanti al Tar di Catanzaro. Tuttavia Praticಠha anche ammonito la maggioranza: “Stiamo attenti ” ha affermato Praticಠ” perché il Piano sanitario regionale procede nel suo iter e Praia deve chiedersi cosa rappresenta al suo interno. Teniamo d’occhio il Psr perché in esso l’Ospedale di Praia è già  tagliato fuori. Nel frattempo che si vada a fondo sulla legittimità  dell’atto dell’Asp mi farಠpromotore di una interrogazione presso il consiglio provinciale.
Il sindaco Lomonaco ha chiuso i lavori dicendosi favorevole al ricorso proposto da Praticಠsolo se verranno effettivamente verificati i presupposti e annunciando la volontà  di convocare a breve un incontro urgente con la direzione dell’Asp.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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