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Lettera aperta di Francesco Laprovitera


Gentilissimo blogtortora.it,  


vi seguo sempre con costanza ed interesse perché siete molto puntuali ed allo stesso tempo imparziali sulle notizie che riguardano Tortora e non solo.

 

Voglio sottolineare i complimenti che rivolgo agli organizzatori del sito, a chi si prodiga per reperire le notizie e parte del proprio tempo per mettere un servizio così utile a servizio di tutti i cittadini tortoresi (e non) che possano essere interessati a sapere quanto avviene nel nostro territorio.

 

Vi scrivo preso dallo sconforto dopo aver appreso della notizia degli atti vandalici che sono stati compiuti presso le scuole del Turistico di Tortora e del liceo Classico di Praia a Mare. E il mio sconforto è maggiore dopo aver assistito quest’oggi alla protesta studentesca a Napoli che si è tenuta per le strade del centro di Napoli. Strade bloccate, ragazzi per strada a prendere appunti, le forze dell’ordine schierate dall’altra parte e pronte a fare irruzione su “inermi” e pacifici studenti, professori con megafoni che spiegavano per le varie parti del centro per testimoniare che la cultura non ha prezzo. Mi è sembrato di trovarmi in una zona di guerra.

 

Ebbene io non voglio entrare nel merito di questa protesta, ma le impressioni che ho ricavato da tali scene sono state a mio modo di vedere le cose molto deprimenti, mi è sembrato di vedere delle immagini che richiamavano alla mia memoria le incresciose vicende che hanno riguardato l’Argentina anni orsono o ancora un paese in preda ad una guerra intestina. Quello che sta succedendo in Italia, e nel nostro piccolo anche a Tortora, sotto tutti i punti di vista (culturale, economico, salutare e chi più ne ha più ne metta) è altamente catastrofico: l’immagine è quella di un paese che è allo sbando più completo.

 

Era senza ombra di dubbio inevitabile che la situazione peggiorasse e si arrivasse a vedere le immagini di protesta che stanno invadendo i nostri televisori in questi giorni. Non c’è ricircolo di moneta, le famiglie sono sull’orlo di una crisi: quelle poche certezze che ci restavano (e che erano ancorate alla nostra cultura e ai nostri studi) stanno per essere schiacciate dal comando imperialista di un “sovrano” che “ordina” al “proprio esercito” di intervenire su “innocui manifestanti studenti” che si vedono costretti da uno Stato così autoritario, come sta divenendo quello italiano, a rinunciare con la forza a “parte” (ideologicamente parlando) del loro diritto allo studio.

Inevitabilmente le cose sarebbero dovute finire così: gli italiani sono oberati da tasse, da impegni, da obblighi, da una vita monotona che li costringe a fare gli straordinari per arrivare a fine mese (sempre che si abbia un lavoro!). La situazione locale poi è ancora più tragica in quanto se si considera che due paesi che sommati contano 10.000 abitanti (arrotondo per difetto per non aggravare la situazione) non dispongono di neppure una minima fabbrichetta che possa dare lavoro a 3-4 operai!

 

Ma la mia mail non vuole essere una mail di lamentele o di un autocompiacimento italiano nel momento più disperato della storia del paese. No. Scrivo per sottolineare il mio disappunto ma sono convinto che da questa situazione si può uscire. E che le risposte sono dentro di noi. Le risposte sono nella cultura, nella emancipazione individuale da antichi stilemi o oscuri pregiudizi che ci attanagliano.

 

Ecco perché inorridisco quando leggo di questi atti vandalici contro le scuole, che rappresentano il luogo da cui deve partire la rinascita culturale del paese (tortora ma non solo dell’Italia intera) e che dovrebbero rappresentare il punto di ancoraggio per una rinascita individuale e collettiva e per dare una risposta a tutti questi problemi.

Da tutte le parti e in ogni tempo ci sono state persone svogliate che hanno fatto di tutto per evitare un giorno di scuola ma questi non dovrebbero “nuocere” alle altre persone che hanno voglia di imparare e di andare a scuola perché lo ritengono davvero importante per la loro formazione, come è giusto che sia. E per questo anche è importante non perdere la speranza di lottare per il nostro paese, di credere che si possa ottenere ancora qualcosa di buono, di sforzarsi di pensare che ci sono ancora le persone che vogliono fare qualcosa per questo paese nonostante ci sia sempre qualcuno che dice “VEDI CHE SCHIFO CHE HANNO FATTO!”.

 

E in questo vanno i miei complimenti più vivi non solo a voi del sito ma anche ad un gruppo fantastico come quello dell’associazione 1°Maggio che per il secondo anno ci terrà  compagnia con le sue serate durante il periodo Natalizio e proporrà una forma di divertimento sana e diversa rispetto alle solite proposte del posto, una forma ancorata all’arte, alla musica e allo spettacolo, valvole di sfogo a questa realtà decadente che ci circonda. Conosco personalmente gran parte degli organizzatori e so che sono delle persone splendide e a loro va tutto il mio appoggio, morale e non solo.

 

Personalmente poi ci tengo a sottolineare che stiamo per partire sul territorio tortorese, con il patrocinio dell’amministrazione comunale tortorese, con una Associazione Musicale – Culturale “Joseph Leistentritt” di cui sono onorato di essere il presidente. Partiremo ad inizi di novembre con corsi di musica tenuti da maestri del conservatorio (come chitarra, basso, batteria, violino, violoncello, canto ecc..) per poi approfondire l’aspetto culturale con corsi e ripetizioni per studenti. Questo perché sono fermamente convinto che la cultura e la musica possono essere delle risposte al degrado che c’è al giorno d’oggi.

Non voglio dilungarmi in tale sede sull’associazione in quanto agli inizi di novembre sarete sommersi di pubblicità  e terremo una riunione alla sala consiliare per presentare quanto abbiamo realizzato. Non mancherò a tal proposito di informarvi.

 

Ringrazio in anticipo Andrea Polizzo laddove mi darà  l’opportunità  di essere pubblicato sulle pagine del sito per sapere cosa ne pensate anche voi su tali questioni.

 

Chiedo scusa in anticipo a chiunque leggerà  per eventuali errori di battitura e/o sintattici per questa mia mail scritta di getto, dopo aver letto della notizia degli atti vandalici nelle scuole del circondario, e volutamente lasciata così.

 

Grazie ancora ed un saluto a tutti.

 

martedì 28 ottobre, ore 22:17

Francesco Laprovitera

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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