Le soluzioni non ancora concretizzate: rischio disagi
Interventi del Comitato diritti dei cittadini e del sindaco
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – In vista dell’estate, a Tortora è d’attualità il tema della depurazione. Allo stato attuale, le soluzioni prospettate nei mesi scorsi non sono state concretizzate e si rischia l’ennesima estate di disagi per la popolazione.
Nei mesi passati, in una serie di incontri, le amministrazioni comunali di Tortora e Praia a Mare, la Regione Calabria, l’Ambito territoriale ottimale e il Comitato diritti dei cittadini di Tortora hanno delineato una precisa linea di intervento.
Obbiettivo finale: trasferire gli impianti di depurazione dei due comuni fuori dai centri abitati. Nel periodo di tempo necessario alla delocalizzazione, si è deciso di tamponare consentendo al comune di Tortora di affittare e rimettere in funzione il depuratore ex Marlane, di proprietà della Marzotto.
Un’operazione da circa 1milione 600mila euro, costituti da 1milione 100mila euro di fondi regionali per l’emergenza e 200mila euro stanziati dall’Ato. Per raggiungere la cifra finale, si è proposto di aggiungere i 296mila euro stanziati nel novembre del 2008 dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici per l’ampliamento del depuratore di via Falconara. La proposta è scaturita in un incontro tenuto il 3 marzo con Silvio Greco, assessore all’ambiente della Regione Calabria.
Su questi fondi, però, il Comitato diritti dei cittadini lancia l’allarme. “Temiamo – dice il portavoce Antonio La Cava – uno sperpero di denaro pubblico. Il 18 marzo, Salvatore Lombardo, ingegnere dell’assessorato regionale alla Programmazione, ha sollecitato la presentazione dei progetti definitivi di opere di depurazione destinatarie di fondi regionali, pena la revoca delle somme stanziate. È illogico utilizzare circa 300mila euro per potenziare il depuratore di via Falconara che, nell’ottica della delocalizzazione, è destinato allo smantellamento”.
Giuseppe Silvestri, sindaco di Tortora, ha così commentato: “Il finanziamento regionale di 296mila euro è destinato al depuratore di via Falconara. Se è possibile utilizzarlo per il depuratore ex Marlane bene, altrimenti – dice Silvestri – preferisco che questi soldi vengano utilizzati sull’impianto tortorese piuttosto che perderli. La delocalizzazione è obbiettivo comune, ma ha bisogno di tempo. Nel frattempo dobbiamo fare affidamento sugli impianti esistenti”.
Per i prossimi giorni sono attesi ulteriori sviluppi sulla soluzione di questa vicenda che tiene in ansia la popolazione di Tortora e gli operatori turistici.
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