Testimonianza di una cittadina sul presidio di Praia a Mare
Disservizi sanitari ma anche protesta per i reparti chiusi
DI MARTINO CIANO
(da Il Domani di Calabria)
PRAIA A MARE – Sono mesi che l’Ospedale di Praia a Mare è al centro dell’opinione pubblica e non solo. Notizie altisonanti guidate da un pessimistico fervore non lasciano spazio agli ottimi servizi che esso offre. A questo coro di voci fin troppo dimenticato dalla politica e dalle equazioni utili a far quadrare i bilanci, appartiene la testimonianza di Laura Riccardi.
«Il mio rammarico sorge dall’indifferenza. Mio padre è stato colpito da un carcinoma maligno. Avevo bisogno di un elettrocardiogramma urgente per poter accedere ad ulteriori analisi, ebbene a Cetraro avrei dovuto attendere mesi. Inutile dire che solo grazie ad alcune conoscenze sono riuscita ad averlo in pochi giorni rivolgendomi a Scalea. Tutto questo perché Praia non è in grado d’offrire questo servizio».
Ma la rabbia della signora Riccardi si sposta anche sulla chiusura di Pediatria e Ginecologia soprattutto dopo aver appreso che una ragazza di San Nicola Arcella, con dolori legati ad un travaglio in fase avanzata, ha partorito fortunosamente nei locali del pronto soccorso. «Il reparto pediatria funzionava benissimo. Grazie alle analisi effettuate e alle diagnosi dei medici, in particolar modo del primario, siamo riusciti a scoprire l’allergia di mio figlio. Come me ci sono tante altre madri che possono testimoniare l’efficienza del reparto. Oggi invece siamo costrette a sperare che non capiti nulla di improvviso ai nostri figli perché distiamo 60km da Cetraro. Mi sembra assurdo».
Infine la signora ha voluto lanciare un appello in qualità di semplice cittadina. «La popolazione deve capire quello che è successo. Siamo stati scippati dei nostri servizi. Non capisco a cosa siano serviti i lavori di ammodernamento ed ampliamento, non capisco perché la popolazione di Cetraro deve avere un ospedale e due cliniche private a Belvedere mentre noi dobbiamo arrangiarci con mezzi di fortuna. Da cittadina mi sento indignata e presa in giro perché ancora una volta la politica se ne frega e pensa solo a se stessa».
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