Disagi anche ad Amantea e altri centri dell’alto Tirreno
I sindacati di categoria puntano il dito contro l’azienda
DI ANDREA POLIZZO
SCALEA – Una cassetta postale vuota per settimane mentre si attende un assegno o la notifica di un pagamento. L’agognato arrivo del postino e la scoperta che tra la corrispondenza, attesa da settimane, ci sono bollette scadute da giorni o la partecipazione a nozze ormai consumate.
Questo è quanto accade, già da diverso tempo, ai cittadini di Scalea che lamentano un servizio inefficace e inefficiente. Disagi si registrano anche ad Amantea e in altri centri dell’alto Tirreno cosentino.
I ritardi e le seccature che ne conseguono riguardano tanto le vie del centro quanto le contrade periferiche. Gli abitanti di Scalea intervistati spiegano che, in risposta alle loro lamentele sul servizio di recapito, l’azienda fornisce rassicurazioni poi puntualmente disattese.
Mentre dall’ufficio postale di Viale Europa le bocche restano cucite, i sindacalisti di Uil Poste e Sailp puntano il dito contro l’azienda.
“Poste Italiane non ha mai rispettato gli accordi del 2006 sottoscritti con noi, con la Cisl, l’Ugl e il Sailp riguardo, soprattutto, alla sostituzione del personale causa lunghe assenze”.
Ad affermarlo è Giuseppe Melito, segretario regionale della Uil poste.
In caso di assenza superiore ai 20 giorni, ad esempio per maternità, infortunio o ferie, l’accordo prevede che l’azienda provveda a sostituire il dipendente con personale specializzato.
Ma “Poste Italiane – spiega il sindacalista – non dispone i ricambi a causa degli alti costi che si genererebbero per l’azienda. Siamo da tempo in agitazione e continueremo la nostra battaglia fino a quando l’accordo non sarà pienamente rispettato”.
L’intesa prevede un più ampio progetto di riorganizzazione del servizio postale sul territorio con l’accorpamento dei portalettere in un’unica struttura.
“Già lo scorso anno – precisa Melito –, l’ufficio postale di Scalea era pronto a gestire questa rivoluzione, ma l’azienda non ha ancora effettuato il passo decisivo”.
In linea con le dichiarazioni di Melito, anche Leonardo Rosito, segretario provinciale del Sailp, che aggiunge: “Le mancanze dell’azienda danneggiano i cittadini e il personale delle poste, in difficoltà, ad esempio, nel caso del rientro dalle ferie. Il portalettere non sostituito nel periodo di assenza, infatti, deve smaltire una corrispondenza non consegnata da settimane e provvede anche svolgendo ore di straordinario non retribuite”.
Secondo i sindacati la soluzione della vicenda non è dietro l’angolo. “I tavoli provinciali – ha detto Melito della Uil – sono stati strozzati dal nuovo ordinamento sindacale. Il livello regionale ha maggiori margini di trattativa ma è dal piano nazionale che deve giungere la svolta”.
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