Abbandonata dal Comune. Lo sfogo di una donna che vive nella frazione
Dall’amministrazione solo promesse sulla sistemazione dell’unica strada
DI GESTIONE
TORTORA – Giunge da Acqualisparti una storia di dimenticanza amministrativa e di difficoltà per i cittadini.
Maria Angela Di Sanzo, una dei pochi abitanti della contrada montana tortorese che ricade all’interno del Parco del Pollino, si fa portavoce del disagio suo e dei suoi vicini.
Nonostante molte comunicazioni verbali ad amministratori e vigili urbani, nulla è stato fatto per alleviare le difficoltà di chi vive in questa frazione montana ai confini con la Basilicata.
“Il cittadino – lamenta la Di Sanzo – è all’attenzione dei politici solo in campagna elettorale. A malincuore devo rendere pubblico e soprattutto riferire alle autorità il mio disagio. Sono troppi i problemi per chi vive ad Acqualisparti.
Io, ad esempio, – spiega la cittadina – ho difficoltà a raggiungere casa. Infatti, dopo un tratto di strada comunale asfaltata, ma piena di buche, devo percorrere una strada di montagna per circa 600 metri di cui più della metà di pertinenza comunale”.
Questo tratto non è asfaltato ed è sprovvisto di cunette per la raccolta dell’acqua. Ne consegue che, ad ogni pioggia, la strada viene devastata e diventa impercorribile. E il disagio non si limita a questo.
“La strada – aggiunge la Di Sanzo – è sottostante e quasi parallela all’arteria principale. Ogni volta che gli operai comunali eseguono lavori di pulizia, depositano il materiale sul bordo esterno e, con le piogge o col passare degli animali, finisce nel bel mezzo del tratto non asfaltato”.
In inverno, con la neve, il disagio si acuisce. Qui l’accusa di abbandono si fa forte. “Se non viene meno il ricordo della mia esistenza – scrive la cittadina di Acqualisparti – deve passare almeno una settimana per vedere i soccorsi, ritrovandomi bloccata dal ghiaccio ben consolidato. Se non voglio rimanere in casa per un lungo mese, devo provvedere a fornirmi di sale da cospargere a mano. Dopo di che anche i trattori comunali si attrezzano di spargi sale, giustamente il tempo ci vuole. Se va bene, si interviene solo sulle strade principali. Se riesco a montare le catene, talvolta rischio, ma mi ritrovo i cumuli di neve e di ghiaccio ammassati a bordo strada che impediscono l’accesso alla via principale. Insomma i pericoli sono tanti, tra ghiaccio, burroni, buche e pietre lavate che spuntano come punteruoli. Sono costretta a cambiare gli pneumatici ogni 3 o 4 mesi oltre alla manutenzione varia”
La condizione di estrema difficoltà e di pericolo in cui sono costretti a vivere, spinge i cittadini di Acqualisparti all’esasperazione e alla dura constatazione, espressa dalle parole amare della Di Sanzo.
“MI vergogno di essere cittadina tortorese. Reputandomi attiva ed intelligente non sto a
pretendere il massimo e quindi l’asfalto, ma come gli amministratori sanno e hanno
promesso “almeno la manutenzione e la canalizzazione delle acque”. Si tratta però
solo di promesse che rinforzano la mia rabbia”.
Chi di dovere, evidentemente, non interviene e non sembra intenzionato a farlo. La visita alla casa comunale, purtroppo, si conclude sempre con la solita risposta: “Non ci sono soldi …non è competenza nostra”.
“Ho paura – conclude Angela Maria Di Sanzo – ad abitare qui, di rimanere isolata, perché gia sola e orfana di padre. Procedete con calma, prendete il tempo che vi necessita. Visto che per voi la strada non è un’emergenza, provvedo privatamente e con
immensa stima vi ringrazio”.
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