Da Diamante a Sangineto, sei comuni scrivono a Regione e ad Asp
Chiesto l’immediato ripristino del servizio presso il Ninetta Rosano
DI GESTIONE
BELVEDERE – “Chiediamo che venga immediatamente ripristinato il servizio di cardiologia interventistica ed emergenza cardiologica presso il “Ninetta Rosano” di Belvedere”.
Così i sindaci dei comuni di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Maierà, Sangineto si rivolgono all’Asp e alla Regione Calabria. Il 20 agosto, questi primi cittadini hanno inviato la loro richiesta a Loiero e Petramala.
“Il territorio del Tirreno Cosentino – si legge nella missiva – è in permanente emergenza. Soprattutto nei mesi estivi, per la presenza di un grosso flusso turistico. La nostra, è un area contrassegnata da numerosi decessi per mancanza di soccorso e cura tempestiva per patologie di interventistica cardiologia e da un alto tasso di mobilità sanitaria passiva verso altre regioni”.
La struttura indicata dai sindaci per il ripristino del servizio in questione è l’Istituto Ninetta Rosano di Belvedere Marittimo che, per sette anni, ha svolto attività di emodinamica e di cardiologia interventistica.
“Tuttora – affermano i sindaci – l’Istituto è attrezzato tecnologicamente e dispone del necessario personale medico e paramedico specializzato ma l’attività è stata interrotta per omissione di responsabilità da parte dell’assessorato regionale alla Sanità”.
La missiva si conclude con la richiesta a gran voce. “Chiediamo – si legge – il ripristino del suddetto servizio regolarmente autorizzato dalla Asl 1 il 17 ottobre 2001. Si consideri che il vigente Piano sanitario regionale (Psr) e la proposta di legge “Lo Moro”, tutt’ora all’esame del Consiglio regionale, prevedono l’istituzione di emodinamica e Utic nella struttura di Belvedere Marittimo e che lo stesso piano individua Belvedere come postazione di cardiologia interventistica ed emergenza cardiologica”.