Rifiuti radioattivi, “O si diventa sentinelle o si muore”

Il commento del candidato (Tnc – Mpa) sull’emergenza ambientale

Raffaele Papa: “La nostra terra è diventata la pattumiera del mondo”

 

DI ANDREA POLIZZO

 

TORTORA – “O si diventa sentinelle o si muore”. Così. Raffaele Papa, alla guida del movimento politico Tortora nel cuore, commenta i fatti recenti relativi all’emergenza ambientale sul Tirreno cosentino.

 

“Noi calabresi e gente del sud – sostiene Papa, legato all’Mpa di Raffaele Lombardo – non abbiamo alternativa. La nostra terra è diventata la pattumiera del mondo e non è la semplice spazzatura che pur ci danneggia, ma si parla di rifiuti tossici, nocivi, scorie nucleari radioattive”.

 

Nell’analisi di Papa il livello di attenzione dei cittadini è posto sotto accusa. “Una cosa non abbiamo avuto e non abbiamo noi meridionali – sostiene il politico tortorese –, la vigilanza e l’attenzione a ciò che si muove attorno a noi. Difficilmente troveremo il “capro” disponibile ad espiare, a farsi carico dell’insensibilità, dell’egoismo, del tirare a campare, del silenzio compiacente, dell’omertà, del “chi se ne frega“ del mare, dei fiumi, dei boschi, delle pinete, del verde, dell’ambiente, della pulizia, del decoro, della bellezza di questa nostra amata ma amara terra”.

 

Dopo l’invito al non piangersi addosso e ad evitare il solito quanto inutile richiamo alle istituzioni immobili o compiacenti, giunge infine l’esortazione di Papa: “E’ urgente, anzi vitale, fare altro: diventare sentinelle, vigilanti, osservatori guardinghi e attenti, perché questa terra, questo mare, questa natura è la nostra vita, senza di loro si muore”.