Tirreno radioattivo, Greco incontrerà Bruno

Meeting per il 18 tra il presidente del Consiglio provinciale e il Procuratore

Interviene anche Corbelli: “Per Cetraro danno enorme. Peggio di Tsunami”

DI GESTIONE

CETRARO – Il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Orlandino Greco, incontrerà domani, venerdì 18 settembre, il procuratore capo della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, in merito al ritrovamento della nave dei veleni al largo delle coste di Cetraro.

I due discuteranno sull’impegno e il ruolo che l’intero Consiglio intende assumere alla luce degli ultimi eventi che prospettano uno scenario inquietante tra affondamenti di mercantili carichi di rifiuti tossici e il presunto sotterramento di scorie altamente pericolose.

Successivamente Greco farà ritorno a Cosenza dove terrà un incontro con i capigruppo convocati per discutere sull’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale.

Intanto, sulla vicenda, interviene anche il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli.

In una nota, Corbelli afferma che il ritrovamento del relitto della nave al largo della costa di Cetraro rappresenta un “danno d’immagine ed economico devastante e irrimediabile per la cittadina tirrenica. E’ come se fosse stata colpita da un violento tsunami. Si faccia subito chiarezza su una vicenda inquietante e ancora oggi caratterizzata da troppi lati oscuri e misteri”.

Il leader di Diritti civili, pur “rispettando le ipotesi investigative e le confessioni del pentito, pare supportate dalle prime immagini del relitto”, manifesta “forti dubbi” e si dice “assai perplesso sulla tesi che il mare antistante Cetraro possa essere stato scelto in questi anni dalla ‘ndrangheta come pattumiera d’Italia per depositarvi rifiuti tossici, scorie nucleari, veleni provenienti da ogni parte d’Europa e del Mediterraneo”.

“Prima di presentare al mondo intero Cetraro come la discarica dei veleni d’Europa –sostiene Corbelli – era ed è opportuno e doveroso aspettare il risultato, certo, del contenuto di questo relitto e dei bidoni che si troverebbero all’interno. Purtroppo invece il danno irrimediabile è stato già fatto. A prescindere se sarà dimostrato, oppure no, che siamo in presenza della cosiddetta nave dei veleni e delle scorie nucleari, per Cetraro e per quello splendido pezzo di costa tirrenica, è già stato peggio di uno tsunami”.