Assemblea dei primi cittadini a Cetraro su problematiche ambientali
Prodotto un documento per chiedere l’impegno del Governo centrale
DI GESTIONE
CETRARO – Un documento condiviso ed approvato dai sindaci del Tirreno cosentino per chiedere al Governo e alla Regione l’adozione di misure di sostegno al territorio.
È questo il risultato dell’assemblea sulle problematiche ambientali convocata dal presidente di Anci Calabria, Salvatore Perugini, svoltasi a Cetraro.
“La difesa del suolo, dei mari, delle coste, dei parchi e dei fiumi, la bonifica dei siti inquinati, il superamento delle emergenze climatiche, il corretto svolgimento del ciclo integrato dei rifiuti – è scritto nel documento – impegnano i sindaci ad una costante assunzione di responsabilità per i propri compiti. Nel contempo, li stimolano per un serrato confronto politico-istituzionale con tutti i livelli di governo del Paese affinché si individuino risorse finanziarie, percorsi legislativi e buone pratiche amministrative sul tema prioritario della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
I sindaci chiedono maggiore chiarezza da parte del ministero per l’Ambiente sul tema della nave dei veleni.
“Il Ministro per le Politiche ambientali, – prosegue la nota – al di là delle informazioni mediaticamente fornite, comunichi ufficialmente alla Regione Calabria, alla Provincia di Cosenza e al sindaco di Cetraro gli esiti ufficiali degli accertamenti eseguiti sul relitto e sul suo contenuto al fine di fugare ogni legittimo dubbio, così rassicurando le popolazioni calabresi”.
Dall’assemblea è partita anche la richiesta al ministro di una conferenza stampa da tenere a Cetraro con le autorità politiche ed amministrative interessate, che dia definitivamente conto degli accertamenti eseguiti, di eventuali ulteriori iniziative in atto o da intraprendere e ciò anche al fine di consentire agli organi di stampa, alle emittenti televisive pubbliche e private, di elaborare e diffondere una linea editoriale che faccia chiarezza sulla reale e concreta individuazione del relitto e del suo contenuto.
“I sindaci – prosegue il documento – chiedono al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza o, quantomeno, il reperimento di adeguate linee di finanziamento finalizzate a ristoro dei danni subiti dalle attività economiche, produttive e turistiche della zona tirrenica della provincia di Cosenza, già causati a ragione del grave allarme sociale scaturito dalla vicenda. Chiedono ancora alla Regione Calabria l’impegno a sostenere economicamente una adeguata campagna comunicativa che valga a correggere, promuovendola e rilanciandola, l’immagine del Tirreno cosentino così gravemente compromessa”.
“La Regione Calabria e l’Arpacal – conclude il documento –, con azioni trasparenti, condivise, partecipate e comparate si impegnino a proseguire nelle analisi e negli accertamenti idonei a rassicurare i cittadini sulla assenza di concreti e rilevanti rischi derivanti dal presunto grave inquinamento marino. I sindaci in attesa di concreti e definitivi riscontri, tengono alto lo stato di mobilitazione e di attenzione”.