Raffaele Papa (Tnc) chiede che venga evitato un altro scempio
Lavori fermi ma si teme cementificazione. Lamboglia risponde
DI ANDREA POLIZZO
A lanciare l’allarme è Raffaele Papa, consigliere di minoranza del Comune di Tortora. Nella zona indicata dal leader di Tortora nel cuore sono da tempo in corso i lavori di “Acquisizione e recupero funzionale della dimora e giardino Sagario” (foto), affidati con gara dall’ente comunale nel corso della gestione Silvestri per un importo di 490mila euro.
Attualmente i lavori sono fermi, ma la denuncia di Tnc si allarga anche alla sostanza degli interventi da realizzare “Che – secondo Raffaele Papa – non tengono assolutamente conto della storicità dei luoghi”.
Il progetto prevede la realizzazione della “Casa della cultura” coinvolgendo l’antico palazzo e l’adiacente giardino, entrambi bisognosi di interventi di ristrutturazione.
“Le opere iniziate fanno pensare più ad una “casa del cemento” – sbotta Papa –. Luoghi che raccontano il passato del popolo tortorese, vengono ricoperti da colate di cemento che ne sfregiano irrimediabilmente l’aspetto cancellando tracce del passato che segnano l’identità e l’appartenenza di ogni cittadino alla propria comunità”.
Sull’area si è anche registrato il crollo di un muro di cinta in pietra che Papa attribuisce allo smottamento causato a sua volta da uno scavo realizzato nel cantiere e riempitosi di acqua piovana. Il crollo ha provocato la chiusura del sentiero che conduce alla cappella di Mater Domini.
“Non entro nel merito delle opere interne all’edificio – prosegue Papa – ma ritengo che strutture antiche, soprattutto se pubbliche o rese tali, debbano essere valorizzate, riportate all’originario splendore e rese fruibili, sia per conoscere il nostro passato sia per renderle attraenti a fini turistici. Per questo da Tnc – conclude il capogruppo – chiediamo il ripristino dei luoghi, la salvaguardia del patrimonio storico e la promozione di un pubblico incontro sullo stato dei lavori e sul’intero progetto da realizzare”.
Sui rilievi mossi da Papa, arrivano le precisazioni dell’amministrazione comunale.
“Fatto salvo che in quell’area noi avremmo visto altro – dichiara il sindaco Pasquale Lamboglia – purtroppo è un progetto da noi ereditato, già appaltato e quindi non è possibile tornare indietro”.
Quanto ai lavori sospesi, Lamboglia dichiara che, con il miglioramento generale delle condizioni meteo, dovrebbero riprendere.
“Sulle condizioni del cantiere – prosegue il sindaco tortorese – sappiamo del crollo del muro e abbiamo la situazione sotto controllo. Escludiamo comunque – ha poi aggiunto – qualsiasi eccesso di cementificazione perché il finanziamento di quest’opera deriva dal progetto “I borghi del gusto” finalizzato alla valorizzazione dei centri storici ed è dotato della necessaria valutazione di impatto ambientale”.
Infine, Lamboglia concorda sulla scarsa sicurezza del cantiere ma, oltre a sottolineare carenze nelle ispezioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ricorda che la responsabilità, in questo caso, è della ditta che esegue il lavoro “Che certamente – ha concluso il primo cittadino – dovrebbe prestare più attenzione a questi aspetti”.
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