Trazza resta in carcere con l’accusa di omicidio e porto d’armi
Il difensore: “Nessuna prova che il mio assistito abbia sparato”
DI GESTIONE
La decisione è stata presa questa mattina dal Giudice per le indagini preliminari Eduardo Bracco del tribunale di Sanremo al termine dell’udienza di convalida dell’arresto. Il gip sanremese ha dunque trasformato il fermo di polizia giudiziaria in misura cautelare in carcere.
Nicola Trazza, detto Niki, 25enne di Praia a Mare, è accusato di omicidio volontario e porto abusivo di arma da fuoco, in merito all’uccisione, con un colpo di pistola al petto, di Giovanni Isolani 21 anni, anch’egli di Praia Mare. L’omicidio si è consumato nel pomeriggio di giovedì 16 dicembre all’interno del negozio Ortofrutta, di strada San Martino, a Sanremo.
Trazza si è avvalso della facoltà di non rispondere. Luigi Patrone, legale difensore del praiese, oggi ha visionato gli atti e ha detto di voler attendere di ricevere le carte, domattina, dopodiché potrebbe chiedere un interrogatorio al Pm Antonella Politi. Cinque le pagine della misura cautelare, a corredo della quale ci sono molti atti, testimonianze e filmati.
“Si ha una panoramica del prima e del dopo la sparatoria – ha affermato Patrone – e di cosa è avvenuto fuori, ma non del durante. Al momento non esistono testimonianze o prove che il mio assistito abbia sparato. Nessuno, tra l’altro, lo ha visto”.
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