LOSCRIVITU’ ||| Una riflessione sull’Unità d’Italia partendo dal paragone tra il meridionalismo e i “folli deliri” dell’indipendentismo padano.


TORTORA – Premetto che non sono mai stato un sostenitore dello “scurdammc’ o passsat”; che riconosco che la storia la scrivono sempre i vincitori e che i libri su cui abbiamo studiato raccontano un risorgimento falsato che non tiene conto dei soprusi e delle ingiustizie dei nuovi regnanti d’Italia nei confronti dei meridionali; che credo che abbiamo sempre considerato briganti dei miliziani liberi e rimasti fedeli ai Borboni, che combattevano per sopravvivere.

Che Carmine Crocco, secondo me, è un eroe; che penso che quello che fece Umberto I di Savoia a Giovanni Passannante, alla sua famiglia e alla piccola cittadina di Salvia di Lucania nel moderno XIX secolo fu peggio di quello che Giovanni Plantageneto d’Inghilterra fece fare a William Wallace nel pieno dell’oscurità medioevale; che secondo me le voci sulle aziende del nord che sverserebbero da decenni rifiuti al sud illegalmente sono tutt’altro che inverosimili.

Premesso tutto questo, dico che, pur cercando di individuare delle differenze tra questa improvvisa ventata indipendentista del Sud che recrimina e incolpa il Nord e i folli deliri in salsa celtica di chi chiama Padania la terra d’oltre Po, non ne trovo alcuna.

Insomma, sarebbe anche il caso, arrivati al 150esimo anniversario dell’Unità di cantarlo un po’ questo ritornello e scordarcelo davvero un po’ di passato. Oppure dobbiamo schierarci sotto il solito campanile che rende rivali popolazioni di due cittadine divise da una valle, o acerrimi nemici chi abita in contrade diverse?

Dobbiamo sempre chiosare che il Sud è vittima del passato, che i polentoni ci hanno affamato, equiparandoci a chi urla e si sdegna contro Roma ladrona e i terroni ignoranti? O a chi pretende di equiparare i crimini dei partigiani a quelli dei nazi-fascisti e vuole riscrivere i libri e sottrarre le scuole dall’egemonia dei comunisti? Ma un po’ di responsabilità quando ce la auto attribuiamo?

Dopotutto, qual’è la regione a più alta infiltrazione mafiosa tra le amministrazioni locali? E gli amministratori locali non sono mica di Bergamo alta… o sbaglio?

E dove sono quelli che inneggiavano e votavano in massa chi non muove un dito contro gli ospedali che chiudono?

Lucky Luciano dopo aver aiutato gli alleati a liberare il sud dai Nazisti propose la Sicilia come 52esima stella della bandiera Usa.

La Calabria potrebbe diventare uno staterello distaccato della Russia magari, che ne pensate?

Odio la retorica ma credo che mai come in questo momento ulteriori divisioni siano nocive per questa nazione disastrata e quello che serva sia Unità e presa di coscienza di quello che siamo dopo 150 anni e cioè un sultanato dove le persone normali non hanno diritti né dignità, indipendentemente dal fatto che abitino a Rho o a Pollenatrocchia.

E un po’, diciamolo, è colpa nostra: in quanto Italiani! E non terroni o polentoni!

Francesco Iorio

Ricercatore biomedico e bioinformatico originario di Tortora (Cs). Vive a Cambridge dove è assegnista di ricerca presso l'European bioinformatics institute (EMBL-EBI) e presso il Wellcome trust sanger institute. Opinionista per Infopinione.

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