Prevista alle 9 e 30 la nuova udienza del processo Marlane
Sindacati e ambientalisti solidali con i familiari delle vittime
DI MARTINO CIANO
Alla sbarra 13 imputati tra responsabili e dirigenti della ex fabbrica tessile di Praia a Mare del gruppo Marzotto. Omicidio colposo in riferimento alle morti sospette, disastro ambientale per quanto riguarda gli operai ammalatisi nel corso della loro attività e ai sospetti sversamenti di sostanze tossiche direttamente nel terreno prospiciente alla fabbrica al confine tra Praia e Tortora. Questi i capi d’imputazione dell’accusa.
Gli ambientalisti annunciano l’ennesimo sit in di protesta davanti al tribunale a partire dalle 9 e 30. Con loro anche le sigle sindacali e le associazioni Si-Cobas coordinamento Calabria, Osservatorio nazionale amianto, Rete difesa territorio Franco Nisticò, Csoa Rialzo Cosenza, Forum ambientalista Calabria, associazione culturale Skatakatascia U-Cs Francavilla, Movimento ambientalista del Tirreno, Acssa di Montalto Uffugo, Lsa Assalto Unical. Secondo il cartello di associazioni venerdì si apre il vero e proprio processo.
“Il sit in di protesta organizzato all’esterno del tribunale – fanno sapere attraverso una nota – con un centinaio di partecipanti tra familiari delle vittime, militanti ambientalisti e dell’antagonismo calabrese, è pienamente riuscito. La presenza di cittadini e militanti ha contribuito a far capire che i familiari e gli operai non sono soli, nonostante il silenzio dei quotidiani regionali e nazionali esclusi il Manifesto e Liberazione”.
Giustizia e verità, le uniche parole che escono dalle bocche dei familiari delle vittime.
“Una udienza nella quale si dibatterà sulle nuove costituzioni di parte civile”, questo il quadro dell’udienza che si prospetta il prossimo 24 giugno per l’avvocato Lucio Conte, legale di alcune delle parti civili e dei familiari delle vittime.
Il 19 aprile scorso la difesa chiese e ottenne il rinvio per un difetto di notifica, vista la mancanza di quattro pagine dal fascicolo dell’inchiesta, inviato a 5 avvocati della difesa. Un errore che ha portato l’onorevole del Pd Antonio Boccuzzi, ex operaio Thyssen a presentare un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro di Grazia e giustizia affinché si indaghi nella procura di Paola su questo tipo di ‘errori’ che secondo molti non sono casuali.
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