Zafarana di Tortora, un progetto per la valorizzazione

La Zafarana come volano del territorio tortorese
Il sindaco Lamboglia: “Un progetto che merita” 

DI MARTINO CIANO

TORTORA – Sì alla valorizzazione della zafarana come prodotto enogastronomico di punta per Tortora. Se ne è discusso ieri nel corso della riunione tenutasi presso l’agriturismo Pernia, in località Sarre.

Creare un marchio di qualità, incentivare i coltivatori ad una produzione che rispetti la tradizione, ma che guardi anche al mercato. Queste alcune delle proposte discusse nel corso dell’intenso dibattito dedicato al peperone dolce, presente in svariate forme nelle pietanze della cucina locale.

Idee ribadite dal presidente dell’associazione Cerere, Rosa Critelli, e da Giusy Mazzillo, componente del Comitato Centro storico.

Un progetto di valorizzazione, quello della Zafarana, che si è rafforzato di anno in anno nelle tre edizioni della Zafarana fest di Tortora, promosse dal Comitato centro storico.

Ma dalla festa di paese ad una promozione seria, il passo dev’essere ragionato e avallato da idee concrete, che sono state illustrate, nei loro interventi, da Michele Maceri, presidente dell’associazione La voce della montagna e da Giuseppe Mangone, presidente dell’ Associazione nazionale produttori agricoli della Calabria.

“Bisogna creare un vero e proprio decalogo sulla produzione della Zafarana – ha detto Mangone – anche se l’obiettivo è quello di intensificare la produzione, non deve venire mai meno il metodo tradizionale con cui si coltiva e si lavora”.

Presente al tavolo anche il sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, che ha annunciato l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere l’iniziativa.

“Daremo il nostro pieno sostegno sia economicamente che logisticamente – ha detto il primo cittadino – a chi ha organizzato questo tavolo chiedo solo di credere costantemente nel progetto. Visto che da questo territorio nascono sempre buone idee, che però muoiono velocemente”.