Il tortorese Nicola Pucci porterà un po’ del nostro paese alla prossima olimpiade in programma nella capitale del Regno Unito e dell’Inghilterra dal 27 luglio al 12 agosto 2012.
Trentottenne, laureato in medicina e chirurgia, specializzato in medicina dello sport presso l’Università di Firenze, vanta un invidiabile curriculum nella sua professione.
È iscritto alla Federazione italiana medico sportiva dal 2004. Dal 2000 al 2007 è medico sociale del settore giovanile della società calcistica della Fiorentina e collaboratore della prima squadra.
Dal 2011 è anche medico federale della nazionale italiana di Calcio a 5 che di recente ha partecipato ai campionati europei in Croazia conclusisi in semifinale con la sconfitta per 1 a 0 contro la Spagna, ma che hanno comunque portato una medaglia di bronzo dopo la vittoria sui padroni di casa nello spareggio per il terzo e quarto posto.
Inoltre, nella stagione agonistica 2010-11 è medico sociale della San Giovannese calcio nel campionato di C2 e dal 2000 è medico della Olimpia Basket di Firenze in serie C2.
Dal 2003, l’inizio dell’attività con la Federazione italiana di canottaggio per la quale partecipa a tre edizioni dei mondiali e a numerose coppe del mondo. Sempre con i canottieri azzurri la prima esperienza olimpica: a Pechino 2008.
“Nicola Pucci – è scritto sul sito ufficiale della federazione canottaggio – è personaggio ben noto per i canottieri delle squadre nazionali. Presente in molti raduni e trasferte, è giovane e apprezzato medico federale con cui molti ragazzi si trovano a loro agio nel parlare di problemi fisici di qualsivoglia natura incontrando grande disponibilità nell’ascolto e nel confronto”.
Molte, inoltre, le esperienze in studi professionali come responsabile sanitario. Tra questi il Sanitas di Piombino, il centro di riabilitazione di Montevarchi oltre a collaborazioni con il Centro servizi Elba Life, l’Istituto di medicina dello sport di Firenze, lo studio In corpore sano di Roma.
Attualmente Nicola Pucci è responsabile della medicina sportiva presso il centro servizi Salus di Tortora. È qui che è tornato dopo essere andato via all’età di 18 anni per studiare a Firenze.
“Sono ritornato per famiglia e lavoro – confida Nicola – ma anche per le opportunità inespresse di questo posto. In Toscana magari c’è poco contatto umano, ma molte opportunità di lavoro che mi hanno aiutato a crescere. Qui ho ritrovato il calore della gente ma anche molta disorganizzazione e poca voglia di crescere”.
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